Torino, quello che non tutti sanno di...Izzo

Prosegue la rubrica granata. Dopo Longo, Rincon e Lyanco è stato il turno del difensore napoletano
Torino, quello che non tutti sanno di...Izzo© www.imagephotoagency.it

TORINO - Prosegue la rubrica del Torino "Quello che non tutti sanno di...". Dopo mister Longo, Rincon e Lyanco, oggi è toccato ad Armando Izzo, difensore napoletano classe 1992 alla seconda stagione in granata, parlare di sé, dentro e fuori dal campo. Vista la mancanza di calcio giocato, causa Coronavirus, non si può non cominciare dai profili social, ancor più da tutti in questo periodo di quarantena forzata: non ha un account Twitter, ma solo Instagram (@armandoizzoreal) e Facebook. Il suo pregio più grande è "la generosità", ma ha il difetto di essere "diffidente": ecco perchè in una donna apprezza la semplicità, mentre in un uomo la gentilezza. L'attenzione, e non potrebbe essere altrimenti, si sposta sul calcio. Non solo un lavoro. Secondo Izzo un calciatore deve necessariamente avere "temperamento", mentre un allenatore dev'essere "leale". Come idolo, con cui condivide il ruolo in campo, ha Sergio Ramos, e la gara che non potrà mai dimenticare è Finlandia-Italia, quella che lo ha visto esordire in Nazionale nel 2019. Il calciatore preferito è Lionel Messi e, dopo il calcio, ha il basket come sport preferito.

Poi di nuovo fuori dal campo: la sua materia preferita a scuola era la "matematica", mentre non sopportava "scienze". Da grande Izzo vorrebbe diventare un talent scout, ma sempre restando a vivere in Italia, dove la città preferità non può essere che Napoli, quella dove è nato. La vacanza ideale del difensore è a Ibiza, o comunque dove c'è il mare. "Risotto ai quattro formaggi e acqua", questo il "pranzo" ideale del difensore del Torino, magari davanti a "Man on fire", il suo film preferito. A proposito di cinema adora Julia Roberts e Denzel Washington, con "Prison Break" come serie Tv preferita. Sul fronte musica Izzo adora quella napoletana, la sua passione. La sua gioia più grande è arrivata dalla nascita delle sue due figlie, mentre la perdita del padre, che è in primis il suo eroe (ed è anche uno dei suoi tanti tauaggi), ha rappresentato la delusione più cocente.

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