Torino, Belotti: altri due no a Everton e Fiorentina

Declinate le proposte del club inglese e di Commisso. Ancelotti ha pronti 45 milioni, ma l’offerta può salire
Belotti: 3 pali/traverse© Marco Canoniero

TORINO - Altri due no. Andrea Belotti non si vende: almeno finora, su questo fronte Urbano Cairo si sta mantenendo coerente. A gennaio ci ha provato la Fiorentina, prima di chiudere per Cutrone, proponendo 40 milioni cash. Rocco Commisso avrebbe voluto regalare a Iachini l’attaccante granata da affiancare a Chiesa: sulla carta, una super coppia offensiva in grado di scardinare qualsiasi difesa. Intenzione ambiziosa quella del patron viola, che però il presidente granata ha stroncato sul nascere. Pochi giorni fa è stata poi rifiutata un’altra proposta intrigante (per giugno) giunta dalla Premier. L’Everton, infatti, è arrivato ad offrire una cifra importante: intorno ai 45 milioni di euro, garantiscono da Liverpool. Ma è una cifra che può salire. Carletto Ancelotti vuole il Gallo. Lo avrebbe voluto lo scorso anno al Napoli, lo insegue ora in Inghilterra. Alla sua squadra, infatti, manca un attaccante di peso, una prima punta. In rosa ci sono attaccanti importanti: Richarlison, Kean, Calvert-Lewin, Walcott, Gordon e Niasse. Tutti buoni giocatori, alcuni ottimi, ma nessun vero centravanti. E quindi il club di Goodison Park ne sta cercando uno le cui caratteristiche riconducono a Belotti. Del resto è da molte stagioni che l’Everton non ha un giocatore di tali caratteristiche: l’ultimo era stato lo scozzese Duncan Ferguson, diventato primo collaboratore di Ancelotti all’arrivo del tecnico italiano; negli Anni Novanta faceva impazzire i tifosi dei Toffees e in certe sfumature ricordava proprio il capitano del Toro, al netto di una cattiveria in campo che gli aveva procurato anche una denuncia per aggressione. La questione principale resta però che Ancelotti stravede per il granata. E che da Liverpool è tornato alla carica. Vede in Belotti l’uomo giusto per alzare in attacco il livello di un club che punta quanto prima a competere per il titolo, imitando il percorso del Leicester ma con ambizioni in prospettiva ancora maggiori. Nonostante l’incertezza di questo periodo storico, con i campionati ancora fermi e chissà quando in condizione di ripartire, l’Everton è una società economicamente molto forte. La proprietà iraniana ha risorse finanziarie enormi e da diverse stagioni non bada a spese per compiere il salto di qualità. Non a caso ha preso un tecnico come Ancelotti il quale, dal canto suo, non avrebbe certamente accettato senza garanzie importanti. Invece ha subito rescisso il contratto con De Laurentiis ed è corso a Liverpool.

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