Susanna Egri: “Noi, fieri di Longo”

La grande artista: “Ho 94 anni, ma non ho smesso di lavorare neanche ora, in tempo di coronavirus. Dal terrazzo guardo Superga: e il cielo mi aiuta”
Susanna Egri: “Noi, fieri di Longo”

TORINO - «Ho 94 anni. E in questo periodo così drammatico ho avuto la fortuna, già da inizio marzo, di essere accolta in casa di amici carissimi, qui a Torino. L’architetto Alberto Rolla e sua moglie. Non potevo continuare a vivere da sola. E loro hanno una grande casa, non solo un grande cuore: c’è lo spazio giusto anche per me. Hanno tutta la mia gratitudine: potete immaginarlo. E anche Alberto è del Toro. E’ tifosissimo. Aveva anche disegnato dei progetti per la ricostruzione del Filadelfia. Rolla e sua moglie sono i genitori di Elena, la compagna di Raphael Bianco. Entrambi erano miei allievi, tanti anni fa. Raphael è uno straordinario artista e anche lui, così come me, è insieme ballerino e coreografo. E’ il mio braccio destro e il mio erede spirituale nella compagnia di danza che porta il mio nome e nella nostra scuola. E anche adesso, pur tra tutte le costrizioni che ci sono, io, Raphael e i nostri danzatori continuiamo a diffondere quotidianamente lezioni, video e la passione per la danza. Su youtube, su Facebook. E sul sito: egridanza.com».

«L’appartamento dei signori Rolla ha anche un terrazzo. Vi passo molte ore al giorno portando avanti il mio lavoro, nonostante tutto. Vi trascorro tanto tempo perché da lì si vede la basilica di Superga. Dritta davanti a me. Lì si schiantò l’aereo che riportava a casa mio padre e quei campioni leggendari, quella squadra invincibile che il mio babbo, dt del Grande Torino, aveva creato. Quello schianto spezzò anche la mia vita. Ma poi penso pure che, un attimo prima, papà era ancora in vita. Per cui ogni giorno, quando concentro lo sguardo su Superga, colgo quell’attimo: ed è da quell’attimo che trovo la forza per rialzarmi. E’ lo spirito di mio padre che mi aiuta ancora una volta a prendere in mano la mia vita e ad andare avanti. Quindi per me significa moltissimo salutare Superga, tutti i giorni. Mi allarga il cuore».

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