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TORINO - I numeri sono da incubo. Sei sconfitte consecutive nelle ultime sei partite di campionato (14 in tutto), 27 punti a +2 sulla zona retrocessione, 45 gol incassati. E nessuno dimentica le 11 reti prese in pochi giorni tra la sfida casalinga contro l’Atalanta (7) e la trasferta di Lecce (4), che ha sentenziato la fine di Mazzarri al Toro. I granata riprenderanno col Parma, ma i giocatori dovranno guardare quello che hanno combinato, che ha davvero dell’incredibile. Più o meno lo ha sottolineato velatamente il presidente Cairo: «Rispetto al monte ingaggi la squadra ha dato meno di quanto ci aspettassimo». Il Toro, per la cronaca, ha il settimo monte ingaggi della Serie A. I giocatori guadagnano profumatamente ma sino ad oggi non hanno meritato stipendi così importanti.
È un dato di fatto, questo, che la società ha voluto ricordare ai giocatori. E anche Vagnati, sia in conferenza di presentazione sia ai giocatori, ha chiesto maggiore attenzione interrompendo qualsiasi tipo di trattativa sui prolungamenti di contratto. «Adesso dobbiamo pensare solo a salvarci, il resto lo vedremo alla fine». Segno evidente che si pretende massima concentrazione da parte dei granata, altrimenti non si spiegherebbero simili umiliazioni. E se non ci fosse stata l’interruzione del campionato a causa del Covid 19, probabilmente, vista la media punti e il gioco scadente, la retrocessione sarebbe stata ancor più vicina.