Torino, svolta Longo: alla ripresa sarà 4-4-2

Bisogna cambiare, soprattutto tatticamente: il tecnico vuole capire se può usarlo già contro il Parma
Torino, svolta Longo: alla ripresa sarà 4-4-2© www.imagephotoagency.it

TORINO - L’errore più marchiano, più miope, più scioccamente inutile sarebbe perseverare. Una sorta di auto-castrazione, e chissà poi perché. Manco si provasse voluttà nel continuare a discendere nel gorgo: dubitiamo fortemente, dopo 6 sconfitte di fila in campionato, pre-Covid. In mezzo, l’esonero di Mazzarri. Con, dopo la sconfitta in trasferta contro il Sassuolo per 2 a 1 (18 gennaio), quelle terribili 7 pere infilate in gola al Toro con l’imbuto dall’Atalanta: l’ecatombe interna peggiore in tutta la storia granata, dal 1906. E poi l’eliminazione in Coppa Italia, a San Siro contro il Milan: 4 a 2. E un nuovo tracollo: 4 a 0 per il Lecce, non esattamente il Real. Quindi, con Longo in panca, altre 3 botte: il 3 a 1 della Samp a Torino, l’1 a 0 di nuovo per il Milan sempre a San Siro e il 2 a 1 del Napoli al San Paolo, il 29 febbraio. Un disastro totale

Cambio tattico

Diteci voi: si poteva continuare così? Ma fu la tragedia del Covid a dire basta. Dal 29 febbraio (ultima partita) al ritorno in campo, sempre contagi permettendo (il 20 giugno contro il Parma, in casa), passeranno l’enormità di 112 giorni. Quasi 4 mesi. Una cesura assolutamente imperscrutabile, nei suoi effetti: dal punto di vista psicologico e atletico. Nonché per l’economia di squadra: la tenuta e l’unità del gruppo. Il tutto, col mercato comunque già nei fatti incombente, al di là di certe dichiarazioni di prammatica dei vertici granata: come se vivessimo tutti sulla Luna! 

Ordunque: che senso avrebbe a questo punto, a 3 settimane dalla partita col Parma e in vista poi del rush finale senza sosta, con in ballo la salvezza o veramente la fine di “certi” giochi, continuare ad andare avanti con la medesima penosa impostazione tattica, con il medesimo modulo trito e ritrito? Di qui la volontà di provare con sempre maggiore attenzione, chiaramente di nascosto negli allenamenti a porte chiuse, anche il 4-4-2: quale variabile concreta rispetto al 3-4-2-1 (o 3-5-2) di mazzarriana, perdente memoria. Un 4-4-2 utilizzabile non solo a gara in corso per estrema necessità, che si tratti di difendere un risultato o di recuperare da uno svantaggio, ma quale punto di riferimento persino dall’inizio. E, magari, anche già col Parma [...] 

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