TORINO - Gli infortuni che lo hanno penalizzato al suo primo anno in rossonero sono alle spalle, da un punto di vista tecnico convince appieno, è già stato trattato in tempi non sospetti e, non ultimo, presenta prezzi per chiudere l’operazione accessibili. Tante le variabili che rendono appetibile Rade Krunic, sul mercato nome caldo in grado di mettere a disposizione dei granata quella qualità che, a centrocampo, è palesemente mancata. E che mancherà, visto che alla ripresa del campionato (sabato 20 giugno alle 19,30, al Grande Torino contro il Parma), Longo non potrà avvalersi di Baselli, fermo per un lasso di tempo che va dai 30/45 giorni (con largo ottimismo) in caso di terapia conservativa, ai 6/8 mesi se si scegliesse la strada dell’operazione. La seconda scelta, per quanto penalizzante a medio termine consentirebbe al centrocampista di mettere definitivamente a posto un ginocchio destro sempre più malconcio, mentre la prima alternativa potrebbe portare, pur con un grosso forse, a disporre di Baselli nelle ultimissime prove della stagione in corso.
Il si del Milan
Dalla stretta attualità torniamo ora alle prospettive del Toro che verrà. Ben inteso, di un Toro che dalla gara contro il Parma in avanti iniziasse a conquistare quei punti necessari a scrollarsi di dosso l’incubo retrocessione. Chiaro infatti che il discorso relativo ai potenziali acquisti più nobili, da Krunic a Bonaventura per arrivare soprattutto a Joao Pedro, il grande obiettivo per l’attacco, saranno portati avanti ed eventualmente chiusi soltanto a fronte del mantenimento della
categoria. La dirigenza granata, pur pronta al peggio, si sta intanto muovendo come se a fine stagione la Serie A fosse acquisita. E così i contatti con i vari agenti dei calciatori in questione e le società che ne gestiscono i cartellini sono costanti. Fronte Milan filtra una disponibilità di massima a ricevere quanto investito, per Krunic: 8 milioni di euro, questo hanno scucito all’Empoli, i rossoneri. Che, da parte loro, in tema di centrocampisti si trovano nella situazione che segue: i punti fermi sono Calhanoglu e Bennacer. Tanto che per il calciatore algerino di origine marocchina il Milan è fermamente deciso a resistere al forte pressing del Psg. Non risultano invece esserci particolari movimenti legati al turco, destinato a rimanere un punto fermo di una squadra che ha buone probabilità di essere affidata a Ralf Rangnick. Indubbia è poi la partenza di Biglia e Bonaventura, quest’ultimo altro giocatore che molto interessa ai granata e per il quale si è defilata la Roma. Il Toro ha quindi davanti a sé la strada piuttosto libera, per mettere sotto contratto la mezzala che sa agire pure da trequartista (anche su questo fronte l’asse con Raiola rimane infatti quanto mai saldo) [...]
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