Torino e Longo: fuori uno!

Il primo avversario da battere è il Parma di D'Aversa, candidato per la sua panchina
Il Torino© Canoniero

TORINO - Avanti il primo. Moreno Longo è pronto a giocarsi le sue carte e a ribaltare il Toro. Per la salvezza (magari con largo anticipo) - della squadra e per certi versi della società - e per la sua riconferma. La strada che porta alla permanenza in granata del tecnico anche per la prossima stagione è in salita, al di là delle rassicurazioni più o meno di circostanza esternate da Cairo e Vagnati, forse anche più complicata di quella che può garantire ai granata la permanenza in Serie A. Dall’arrivo del nuovo responsabile dell’area tecnica, è cominciato il toto allenatori per il Toro che verrà. Si è partiti con Semplici visti i rapporti spallini con Vagnati e si è concluso con Ballardini passando per Pioli, ma secondo fonti attendibili che arrivano dal mercato sono tre i candidati più papabili.

Al primo posto Marco Giampaolo, 52 anni: esonerato a stagione in corso dal Milan per far posto a Stefano Pioli, ha già dato una disponibilità di massima. Al secondo Ivan Juric, 44 anni, allievo di Gasperini, brillante protagonista del Verona che punta addirittura ad un posto in Europa. E poi c’è proprio Roberto D’Aversa, 44 anni, tecnico del Parma, prossimo avversario dei granata al Grande Torino nel recupero che riaccenderà i riflettori sulla Serie A: sta facendo bene da diverso tempo e Vagnati lo tiene in grande considerazione. E allora, proprio sabato sera, Longo ha una doppia possibilità, quasi un doppio obbligo. Portare a casa tre punti importantissimi e nello stesso tempo allontanare un diretto concorrente alla panchina granata. Soprattutto se la vittoria arrivasse da una prestazione convincente impreziosita dal bel gioco e dalla capacità di ovviare all’emergenza che - stanti le condizioni precarie di Ansaldi e Aina e la rosa ristrettissima - va ben oltre gli infortuni di Baselli e Verdi.

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