RINCON 6.5 E’ il mediano delle chiusure e dei raddoppi estremi, davanti al doppio tridente del Parma tra centrocampo e attacco. Bada a quello.
BERENGUER 7 Un fringuello sulla fascia sinistra, che ara quasi in esclusiva sul fronte granata. Va su e giù con lena, mostra verve e il gusto per il dribbling. E, col compasso, disegna l’angolo del vantaggio. Esce seccato, gettando malamente la fascia del lutto e la maglietta. Aina (23’ st) 6.5 Dà impulsi. Sulla maglia la sigla dell’antirazzismo di colore (Blm), nei piedi il cross in rima baciata che Edera divora.
EDERA 5 Un’ape ma dal ridotto pungiglione, al di là del rigore procurato, ora nel tridente largo a destra, ora accentrato da trequartista. La vede poco, nella morsa. Sull’1 a 1 di Kucka condivide con Zaza le responsabilità in marcatura dormiente. E prima di uscire si divora un gol fatto di testa, solo a due passi dalla porta. Lukic (37’ st) ng.
ZAZA 5 Guarda Kucka segnare, e non va bene. Tira addosso a Sepe, pur a due passi da lui, un attimo prima del rigore: e non va meglio. Pivot centrale con allegati innumerevoli palloni persi.
BELOTTI 5 Ricordavamo un cecchino dagli 11 metri: stavolta tira troppo poco angolato. Naviga sul centrosinistra del tridente. Motore globalmente ingolfato, a parte un paio di giocate orgogliose.
ALL. LONGO 6.5 Il Toro è vivo. Ben sistemato. Voglioso. Produttivo. Irriconoscibile in meglio, rispetto ai 7 ko di fila pre-Covid.