Pagelle Toro: finalmente Meité. Nkoulou è tornato

De Silvestri, Zaza, Edera: che errori sotto porta! Insufficienza anche per capitan Belotti
Pagelle Toro: finalmente Meité. Nkoulou è tornato© Marco Canoniero/Sync

SIRIGU 7 I guantoni li mette, sulla bordata di Kucka. Ma la palla arriva troppo violenta e angolata. E le mani si piegano: 1 a 1. In precedenza e dopo, parate chirurgiche sui tiri di Kurtic, Kulusevski e Gervinho.

IZZO 6.5 Ora su Cornelius, ora su Gervinho. Buon francobollo, anche in anticipo. Con attenzione e lucidità.

NKOULOU 7 E’ suo il 1° gol della A post Covid: di testa, con imperio, svettando in anticipo. Una capocciata fulminea. E un’esultanza all’altezza: cioè in ginocchio, in memoria di George Floyd, ma idealmente in piedi, nella lotta al razzismo. E il resto? Una buona gestione del pacchetto a 3, da direttore, con annesso qualche salvataggio provvidenziale.

BREMER 6 Spesso e volentieri si trova davanti Kulusevski, con il quale viaggia a corrente alternata. Faticando a tratti, ma portando a casa la pagnotta.

DE SILVESTRI 5.5 I limiti inchiodano il soldatino della doppia fase. Nell’azione dell’1 a 1 mantiene troppo le distanze anti-Covid e lascia una smisurata libertà a Gervinho. E più avanti si mangia due terzi di gol di testa: in bocca a Sepe.

MEITE’ 7 Con questi ritmi post sosta trimestrale il suo moto appare tutto fuorché compassato: anzi! Sbaglia poco o nulla palla al piede, disegna ripetutamente nelle ripartenze, alterna fraseggi con lucidità e talora eleganza.

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RINCON 6.5 E’ il mediano delle chiusure e dei raddoppi estremi, davanti al doppio tridente del Parma tra centrocampo e attacco. Bada a quello.

BERENGUER 7 Un fringuello sulla fascia sinistra, che ara quasi in esclusiva sul fronte granata. Va su e giù con lena, mostra verve e il gusto per il dribbling. E, col compasso, disegna l’angolo del vantaggio. Esce seccato, gettando malamente la fascia del lutto e la maglietta. Aina (23’ st) 6.5 Dà impulsi. Sulla maglia la sigla dell’antirazzismo di colore (Blm), nei piedi il cross in rima baciata che Edera divora.

EDERA 5 Un’ape ma dal ridotto pungiglione, al di là del rigore procurato, ora nel tridente largo a destra, ora accentrato da trequartista. La vede poco, nella morsa. Sull’1 a 1 di Kucka condivide con Zaza le responsabilità in marcatura dormiente. E prima di uscire si divora un gol fatto di testa, solo a due passi dalla porta. Lukic (37’ st) ng.

ZAZA 5 Guarda Kucka segnare, e non va bene. Tira addosso a Sepe, pur a due passi da lui, un attimo prima del rigore: e non va meglio. Pivot centrale con allegati innumerevoli palloni persi.

BELOTTI 5 Ricordavamo un cecchino dagli 11 metri: stavolta tira troppo poco angolato. Naviga sul centrosinistra del tridente. Motore globalmente ingolfato, a parte un paio di giocate orgogliose.

ALL. LONGO 6.5 Il Toro è vivo. Ben sistemato. Voglioso. Produttivo. Irriconoscibile in meglio, rispetto ai 7 ko di fila pre-Covid.

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SIRIGU 7 I guantoni li mette, sulla bordata di Kucka. Ma la palla arriva troppo violenta e angolata. E le mani si piegano: 1 a 1. In precedenza e dopo, parate chirurgiche sui tiri di Kurtic, Kulusevski e Gervinho.

IZZO 6.5 Ora su Cornelius, ora su Gervinho. Buon francobollo, anche in anticipo. Con attenzione e lucidità.

NKOULOU 7 E’ suo il 1° gol della A post Covid: di testa, con imperio, svettando in anticipo. Una capocciata fulminea. E un’esultanza all’altezza: cioè in ginocchio, in memoria di George Floyd, ma idealmente in piedi, nella lotta al razzismo. E il resto? Una buona gestione del pacchetto a 3, da direttore, con annesso qualche salvataggio provvidenziale.

BREMER 6 Spesso e volentieri si trova davanti Kulusevski, con il quale viaggia a corrente alternata. Faticando a tratti, ma portando a casa la pagnotta.

DE SILVESTRI 5.5 I limiti inchiodano il soldatino della doppia fase. Nell’azione dell’1 a 1 mantiene troppo le distanze anti-Covid e lascia una smisurata libertà a Gervinho. E più avanti si mangia due terzi di gol di testa: in bocca a Sepe.

MEITE’ 7 Con questi ritmi post sosta trimestrale il suo moto appare tutto fuorché compassato: anzi! Sbaglia poco o nulla palla al piede, disegna ripetutamente nelle ripartenze, alterna fraseggi con lucidità e talora eleganza.

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