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TORINO - Per oliare la faticosa trattativa tra Arsenal e Torino per Lucas Torreira, al tecnico dei Gunners - il basco Mikel Arteta - a questo punto non resta che contribuire al pagamento del cartellino. Un assurdo, motivato dal fatto che per il resto l’allenatore già vice di Pep Guardiola al Manchester City ha fatto di tutto, per spingere i granata all’offerta decisiva. Quella che a quanto si è registrato ieri, tuttavia, Cairo non ha ancora avallato. Prima Arteta ha mandato un chiaro messaggio, relativo a una congestione di uomini nel reparto centrale dell’Arsenal. Quindi ha escluso Torreira dall’elenco dei convocati sia per il Community Shield che per l’esordio in Premier (i londinesi hanno superato 3-0 il Fulham, privo di Ola Aina appena sbarcato alla corte di Scott Parker).
L’uruguaiano ha un leggero problema al polpaccio, ma la reale motivazione per cui Arteta non lo ha portato nemmeno in panchina è di natura tecnica: Torreira non è più ritenuto centrale da un Arsenal che, contro il Fulham, in mezzo al campo ha puntato su Elneny e Xhaka. La notizia dell’esclusione dell’ex sampdoriano ha valenza propria, ma come si è visto non fa che confermare quanto già si sapeva: i Gunners lasciano strada libera al Toro, per Torreira. Ciò non vuol dire che il club inglese sia disposto a regalare un titolare della nazionale uruguaiana pagato 30 milioni di euro. La dirigenza dell’Arsenal pesa il cartellino 24 milioni, è disposta a non riceverli tutti e subito, ma chiude la porta di fronte al prestito. La formula caldeggiata da Cairo, forte della precisa volontà di Torreira di tornare a lavorare con Giampaolo. [...]
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