Torino: Joao Pedro è bloccato, Izzo ha poco mercato

Cairo non incassa dal difensore e così congela l’offerta al Cagliari per la punta: e la svalutazione di Verdi non aiuta
Torino: Joao Pedro è bloccato, Izzo ha poco mercato© www.imagephotoagency.it

TORINO - Pare una litania, mandata a memoria e proposta da molti agenti che si trovino a tentare di imbastire operazioni con protagonista il Toro: «C’è una intesa di massima sull’ingaggio, ma nessuna offerta per il cartellino dal momento che il mercato in uscita dei granata è bloccato. Più il tempo passa, più sarà difficile chiudere l’affare. Continuando così, il Torino si troverà in seria difficoltà». Ieri Vagnati si è speso in più direzioni, e qui concentriamo l’attenzione sul lavoro preparatorio al confronto decisivo con il Lione per Andersen, e sul tentativo di mantenere in caldo Joao Pedro. Dopo il summit di mercoledì, ieri c’è stato un nuovo giro di orizzonte, sul brasiliano. Il discorso è comunque semplice, nel confronto di ieri non è che ci sia stato molto da aggiungere: il ds granata e l’entourage dell’attaccante d’altronde hanno da lungo tempo un accordo di massima, per l’ingaggio, ma l’uno e l’altro continuano a sbattere sul muro alzato da Cairo. Se il presidente del Torino continua a negare a Vagnati la possibilità di presentare una offerta credibile, Joao Pedro resterà a Cagliari e i granata vedranno sfumare il primo obiettivo, per l’attacco. Ogni strada può essere tentata, ma ogni risposta è pure lecita. E allora ci sta che nella trattativa il Toro provi a infilare Zaza, ma ci sta pure che il Cagliari non prenda in considerazione il centravanti assai deludente, in granata; come non è affatto assurdo che a Di Francesco, al quale piacciono gli esterni alti, sia stato proposto Verdi, ma d’altra parte è comprensibile che dopo la pessima stagione dell’ex del Napoli la società rossoblù dia un certo peso, alla valutazione del granata. Reduce da 2 reti in campionato, a fronte delle 18 messe a segno da Joao Pedro.

Dodici mesi fa il cartellino del brasiliano valeva decisamente meno di quello dell’ex azzurro, oggi non più. Ma è nell’ordine delle cose che per un Maksimovic ci sia uno Zaza, per un Bruno Peres un Verdi, anzi la proporzione favorisce un Cairo che mediamente ha realizzato plusvalenze alte, da giocatori acquistati e poi rivenduti. Pensare di guadagnare da ogni operazione, semplicemente, è irrealistico. Non riconoscere che ora come ora Verdi sia sia svalutato, pure. E nel gruppo, ampio, dei giocatori che hanno perso appeal dopo una stagione rientra pure Izzo. Un uomo che ha un peso specifico molto importante, nel mercato del Torino. E’ l’elemento sul quale Cairo avrebbe pensato, più di altri, di monetizzare, mentre rispetto a un anno fa ha ben poco mercato. [...]

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