Torino, a gennaio serve una rivoluzione a centrocampo

Giampaolo e i tifosi granata sognano di poter alzare il livello. Izzo, non solo il possibile scambio con Vecino: si rifà sotto la Roma
Torino, a gennaio serve una rivoluzione a centrocampo© EPA

TORINO - Il Toro lavora sul centrocampo, il reparto che ha bisogno di una ristrutturazione importante: Meité continua a non sbocciare, Rincon gioca in una posizione non sua, Linetty (comunque intoccabile e punto di riferimento) stenta a decollare, Segre è giovane e deve crescere con calma. Solo Lukic trequartista, al momento, sta dando qualità ad una squadra che al momento si regge a malapena in piedi con i muscoli e la forza nervosa. Tutto questo, però, non basta per togliersi dai bassifondi e, magari, guardare in su con più ottimismo. La difesa, anche se ha preso tanti gol, ha i giocatori giusti al posto giusto con qualche esubero. Essendoci elementi giovani, poi, è prevedibile un margine di miglioramento importante. Bremer e Lyanco offrono garanzie mentre Nkoulou deve tornare quello di un tempo. Sulle fasce ci sono comunque i doppioni mentre l’attacco è numericamente a posto, anche se si resta alla ricerca della spalla ideale di Belotti: Verdi e Bonazzoli in questo inizio di campionato non hanno inciso. Zaza e Millico stanno recuperando il terreno perduto con la frenata per il virus, ma devono assolutamente cambiare passo. Chiaro che in questo settore non si può investire altrimenti si rischierebbe un ingorgo difficilmente districabile.

Insomma: occorre un grande innesto in mezzo. Meglio due. Ma se si considera l’imminente rientro di Baselli, potrebbe anche bastare il regista. Il cui arrivo, oltretutto, permetterebbe a Rincon di tornare al ruolo che predilige senza costringerlo a fare il playmaker. I nomi del momento sono due, anzi tre. Vagnati è concentrato su Torreira quale direttore d’orchestra e Vecino come rinforzo di sostanza e “garra” sperando di portare a compimento l’operazione-scambio con Izzo. Ma il responsabile dell’area tecnica granata non perde di vista nemmeno Nainggolan, portatore sano di una personalità - e di gol in canna - che alla metà campo di Giampaolo manca come il pane. Tra l’altro il guerriero belga, ieri in campo con l’Inter nell’amichevole di Appiano col Monza, potrebbe addirittura sfidare proprio il Toro alla ripresa del campionato, per ragioni di turnover. Ma ripartiamo da Torreira. Anche a Madrid, sponda Atletico, gioca poco. In Champions, addirittura, su tre partite non ha mai fatto il titolare entrando solo nel finale. E’ ancora stato convocato dal ct Tabarez ma ha bisogno di giocare con continuità per essere sicuro di non perdere la Celeste. Del resto anche nella stagione scorsa, all’Arsenal, si era visto poco o niente. Il regista ha bisogno di giocare con continuità. Il Toro all’uruguaiano offrirebbe tuttora questa possibilità [...]

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