Torino, Belotti cerca il "gemello del gol"

Zaza, Verdi e Bonazzoli, zero reti in tre: la "spalla" del capitano ora è un problema
Torino, Belotti cerca il "gemello del gol"© LAPRESSE

TORINO - È facile dire Torreira. Come se fosse stato lui l’unico miraggio della collezione estate/autunno made in Cairo. No, non ci fu soltanto Torreira. L’uruguaiano, certo, rappresentò (e rappresenta tuttora, come esempio di scuola) il profanissimo santo graal del mercato del Toro secondo Giampaolo: il mitico regista, quasi un profeta del rombo, la terra promessa tattica del tecnico abruzzese. La pietra miliare del mercato che fu, l’architrave, la chiave di volta e insieme la svolta del Torino: tutto soltanto potenziale, però. Tutto promesso, vagheggiato, inseguito, trattato, sognato, ritrattato, infine perduto. Tanto è vero che è rimasto Rincon, a girare i film. E Andersen, allora? Sì, giusto: anche Andersen, il difensore marcantonio ex doriano di proprietà del Lilla, che sarebbe anche stato felice di riabbracciare Giampaolo. Ma alla fine è approdato al Fulham: che, al momento decisivo, ha saputo appoggiare i soldi sul tavolo per il prestito e schiacciare il pulsante giusto. Per cui: Torreira + Andersen.

E gli attaccanti? Vogliamo parlare degli attaccanti? Ivi compreso il malefico colpo di scena dell’ultimo giorno di mercato. Cairo e Vagnati si svegliarono con in tasca l’accordo per il fantasista Ramirez, trovato con il suo agente e i dirigenti della Samp la sera prima. Ma in quel mattino sciagurato il doriano decise a sorpresa di chiedere 200 mila euro in più di stipendio: prendere o lasciare. Al Toro, comprensibilmente, lasciarono. Avanti con la giovane punta, dunque: presa in quattro e quattr’otto in prestito oneroso (1,5 milioni) con diritto di riscatto convertibile in obbligo a seconda dei gol segnati (nel caso, altri 8 milioni). Poi, sempre all’ultimo minuto, venne agganciato pure il bosniaco Gojak: una mezzala, né un regista né un fantasista.

Un obiettivo lasciato a lungo nel cassetto, ma utile all’ultimo secondo, tanto più dopo il terremoto scatenato da Ramirez. E oggi siamo qua: 7 giornate e Toro terz’ultimo alla pari del Genoa. Andiamo con i dettagli del campionato. Bonazzoli, 4 presenze e zero gol. Zaza (peraltro con la parentesi del Covid, rivelata pubblicamente da Giampaolo stesso), 2 presenze e sempre zero gol. Verdi, 7 presenze e ancora zero gol. Per motivi completamente diversi, poi, i giovani Millico ed Edera non sono nei fatti neanche pervenuti, finora. Morale: Giampaolo resta aggrappato a Belotti e solo a Belotti, con le sue 6 reti (e 2 assist gol) in 7 presenze [...]

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