Torino, Belotti: un gol per arrivare a quota cento

il capitano granata spera nell'aiuto di Zaza e Bonazzoli oltre a proposte convincenti per rinnovare con il Toro
Torino, Belotti: un gol per arrivare a quota cento© LAPRESSE

TORINO - A un gol dai cento con la maglia del Toro. Sì, ne manca solo uno ma questo, per il Gallo, non è un problema. I problemi sono altri, ben più complicati, dei veri e propri rompicapo. Il più grave e impellente è che il Toro non vince mai (solo un successo, a Marassi col Genoa). Il secondo, che arriva di conseguenza, è che la classifica è inquietante. Il terzo è che se non si prendono i tre punti contro l’Udinese la situazione rischia di diventare insostenibile per molti. I tifosi, del resto, con la dura e mirata contestazione di martedì hanno fatto capire in maniera inequivocabile il proprio stato d’animo. In mezzo a tutto questo c’è una certezza: Andrea Belotti. Avere lui, almeno, lascia aperta la porta alla speranza. Il Capitano in questo momento, a dire il vero da sempre negli ultimi cinque anni, è il giocatore che da solo può fare la differenza. Il guaio è che davvero è sempre troppo isolato: se soltanto qualcuno lo aiutasse un po’ la situazione sarebbe diversa.

Zaza, Bonazzoli, Verdi e Millico, compari d’attacco, hanno fatto poco o niente per supportarlo e senza i loro gol il Toro si è trovato in questa situazione. Oggi, ore 18, un altro appuntamento da non fallire, uno dei tanti che i granata hanno sempre e puntualmente sprecato: per un motivo o per l’altro sono arrivate solo delusioni. Magari con i friulani la musica cambierà e al Toro si festeggeranno i tre punti. Prima o poi dovrà succedere, no? E molto dipende appunto da Belotti, il Capitano, il giocatore che non molla mai e che ci mette sempre la faccia. Nel bene (poche volte) e nel male (quasi sempre). Giampaolo si aggrappa a lui per ritrovare serenità e certezze. E dormire meglio la notte. La formazione friulana è tosta, viene al Grande Torino con la certezza di giocarsela con due giocatori, in mezzo al campo, che fanno la differenza: Pereyra, l’uomo che desiderava tanto Mazzarri quando era in granata, e De Paul: due di spessore, elementi che sarebbero serviti al Toro come il pane e che si sposerebbero alla perfezione con il credo calcistico di Giampaolo. [...]

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