Toro, ma quanti giocatori credono in Giampaolo?

Giovedì la Roma, poi il Bologna e il Napoli. Cairo: "Mister in scadenza? Non è mica uno yogurt"
Toro, ma quanti giocatori credono in Giampaolo?© www.imagephotoagency.it

TORINO - Bella domanda, e si fa per dire bella: i giocatori credono ancora nelle convinzioni, nelle speranze, nelle prospettive, nella quotidiana semina caratteriale, tecnica e tattica di Giampaolo? Nel lavoro di Giampaolo? In Giampaolo? Domanda cattivissima, altroché. Antipatica, pure. Asetticamente chirurgica. Sportivamente scientifica. Ma non casuale, purtroppo. Non eludibile, neanche troppo differibile a questo punto. Perché il busillis non è chi o quanti si pongano il quesito. Ma perché. E in effetti se lo pongono in tanti, da un paio di giorni. Addetti ai lavori di ogni ruolo e colori, come si dice in questi casi, e tifosi. Giacché l’Udinese ha funzionato solo come spartiacque. Però in negativo. La sconfitta, certo. Ma anche tutti quegli altri segnali negativi, ulteriormente preoccupanti. L’elettroencefalogramma quasi piatto del primo tempo. La modesta, comunque confusa risorgenza temporanea della ripresa. L’harakiri nevrotico con cui la squadra ha reagito tra i due gol segnati per miracolo concesso in un minuto abbondante (un minuto d’orologio, non un modo di dire) e quella terza pappina dell’Udinese venuta a galla subito dopo: e ancora una volta cortesemente regalata da giocatori con la testa altrove e le ginocchia ballerine.

La fiducia

E poi il poco, il pochissimo visto dopo: sfigatissima traversa di Rodriguez a parte. E ancora quella risata scanzonata di Sirigu poco dopo la fine. O i sorrisi soavi di Izzo, mentre a Belotti veniva da piangere. Insomma, mica il vero problema è Zaza che contro la Juve aveva mandato a quel paese Giampaolo, quando era stato sostituito: magari se il bubbone fosse questo o solo questo! I giocatori credono nell’allenatore? E, se sì, gli credono ancora ciecamente? Cioè con quella fiducia appunto cieca che ti fa raddoppiare le forze e la concentrazione in allenamento. E che poi ti fa arrivare alla partita con motivazioni doppie, attributi tripli e uno spirito di squadra al cubo. Bella domanda, già: davvero antipatica, ma anche inevitabile, a questo punto. Pensiamo forse che questo Torino Fc fin qui visto e che la consequenziale classifica ora e sempre presente consentano ancora gentili eufemismi? Ma per piacere. [...]

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