Torino, 10 milioni di motivi per non esonerare Giampaolo

Ecco quanto costerebbe a Cairo l'allontanamento anticipato del tecnico, più almeno altri quattro milioni per il nuovo staff. Il patron lo ha confermato, ma nelle prossime tre partite pretende una svolta netta
Torino, 10 milioni di motivi per non esonerare Giampaolo© LAPRESSE

di Marco Bonetto

TORINO - Punto primo: in questo sfacelo, il più colpevole in termini di responsabilità non ci risulta essere Giampaolo. Punto secondo: quando però tutto precipita, non si può sostituire una rosa intera e tantomeno una dirigenza nel complesso, partendo dalla proprietà: sempre per quel riferimento alle responsabilità. Ma un allenatore sì che si può esonerare: è un parafulmini perfetto per tutti. Punto terzo: allunghiamo lo sguardo oltre la partita di stasera (determinante ma non decisiva, a meno di “esplosioni interne” davvero clamorose). Domenica il Torino ospiterà il Bologna, mercoledì 23 giocherà a Napoli. Tre partite in 7 giorni. Quindi la sosta, con ripresa il 3 gennaio a Parma. Di qui discende il quarto punto: se Cairo dovesse mai decidere di esonerare Giampaolo, perché sconcertato da un rendimento senz’appello nelle prossime 3 partite (speriamo proprio di no) e dalla prova provata di un grave scollamento tra tecnico e giocatori (ri-speriamo di no), potrebbe prendere in mano le forbici a Natale.

Eppure. Eppure Cairo farà di tutto per andare avanti con Giampaolo. Basti ricordare la prolungata agonia sportiva del ciclo mazzariano, sino all’inizio dello scorso febbraio. Che Cairo abbia ancora fiducia in Giampaolo non è una fantasia. Anche per questo ha lanciato bordate dialettiche sui giocatori, dopo l’Udinese. Crede in Giampaolo, o comunque vuole rafforzarne la posizione: delle due l’una, ma più probabilmente le due ragioni si intrecciano. Un atteggiamento protezionistico che Giampaolo, oggettivamente, merita: l’elettroencefalogramma quasi piatto della squadra si è visto solo nel primo tempo contro l’Udinese, pur se le sconfitte sono già state 7. Non dobbiamo poi dimenticare che esonerare Giampaolo significherebbe per Cairo buttare nel cestino 10 milioni lordi: come da contratto, 6 (lo stipendio biennale del tecnico, tasse comprese) + 4 (grossomodo, quello di tutti i suoi numerosi collaboratori). In aggiunta, le spese per un nuovo allenatore, con staff non meno corposo. Mediamente, almeno altri 3 o 4 milioni lordi: ragionando solo fino al prossimo giugno.

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