"Toro, non ti privare di Sirigu"

Camolese: "È tra i migliori in Italia". Maspero: "Serve una svolta radicale, due colpi per reparto". Brambati: "Giampaolo è bravo, ma il suo tempo è scaduto"
"Toro, non ti privare di Sirigu"© LAPRESSE

TORINO - Gli sprazzi di gioco ed i sussulti d'orgoglio che si sono alternati nelle ultime settimane hanno aperto a qualche timido raggio di sole nel cielo plumbeo sopra Torino. Argomenti però troppo deboli per squarciare le nubi che si sono addensate sulle teste dei granata, costretti ad un Natale da ultimi della classe. E proprio la sosta per le festività, unita all'ormai imminente finestra di mercato invernale, offre agli attori protagonisti di una prima porzione di stagione da incubo la possibilità di concedersi una pausa di riflessione: così da riversare in campo le contromisure necessarie a rimettere il treno granata sui binari, prima che deragli definitivamente. «Lo scenario è preoccupante, perché i problemi sono tanti e il caso Sirigu lo evidenzia più di tutti - la premessa di Riccardo Maspero, tre stagioni in granata da calciatore e fino allo scorso anno alla guida della Giana Erminio da allenatore -. Al di là di una questione tecnica, se finisce in panchina per due partite un elemento del suo calibro significa che qualcosa non quadra: mettere in discussione lui è come mettere in discussione Belotti. Come si esce da una situazione simile? Personalmente sono convinto che la continuità in un progetto alla lunga paghi, ma in questo frangente serve davvero una svolta drastica: non c'è più spazio per aspettare e per migliorare gradualmente, bisogna dare un colpo deciso».

I rinforzi

E gennaio, in questo senso, può correre in soccorso del Torino, fermo ad 8 miseri punti dopo le prime 14 giornate. «La sensazione, però, è che fare qualcosina non sia sufficiente: va messa in discussione tutta la rosa, servono un paio di rinforzi in ogni reparto – prosegue lo stesso Maspero –. In mezzo al campo, innanzitutto, serve più qualità: a Rincon riconosco grandi doti, ma non può fare il regista davanti alla difesa. E anche in attacco mi piacciono due profili come Zaza e Bonazzoli, ma alla prova del campo non hanno inciso e non c'è più margine per aspettare nessuno. In difesa la coperta è lunga? Vero, come è vero che al momento quella del Torino è la peggior retroguardia del torneo: serve intervenire anche lì, Izzo e Nkoulou oggi non rappresentano delle sicurezze. Più Cairo può fare, più deve mettere sul piatto. Il nome di Pavoletti è suggestivo, ma non saprei se possa essere utile: dipende dal modulo che ha in testa Giampaolo, l'attuale incertezza tattica non sta aiutando la squadra. Ma, se dall'interno sono arrivati determinati input, è giusto dare fiducia all'attuale tecnico». [...]

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