Chiacchio esclusivo: "Lazio-Torino, zero timori per il ricorso"

L'avvocato del club granata: "Prove indubitabili"
Chiacchio esclusivo: "Lazio-Torino, zero timori per il ricorso"© LAPRESSE

Di Marco Bonetto

TORINO - Era il 2010: Rolando Bianchi squalificato nel pieno dei playoff per una presunta bestemmia. Azione legale del Torino, difesa lampo e annullamento della squalifica. Saltiamo al 2019, Cairo rinviato a giudizio per la frase sulla «sudditanza arbitrale nei confronti delle grandi»: altra azione legale, e il tribunale federale prosciolse il presidente del Torino. E poi Mazzarri, squalificato per doppia ammonizione (i cartellini per gli allenatori erano stati appena introdotti). Altra azione legale e nuovo trionfo addirittura a casa della controparte, dinanzi alla Corte federale d’Appello, dal momento che fece formale opposizione addirittura il presidente della Federcalcio, con i suoi legali. E quella sentenza favorevole al Torino fece storia. In crescendo e in estrema sintesi, queste sono solo le tre maggiori vittorie in granata dell’avvocato napoletano Eduardo Chiacchio, legale del Torino ormai da 11 anni, a dir poco stimato da Cairo («I nostri sono rapporti di grande fiducia e amicizia, non solo prettamente professionali»). Chiacchio è un avvocato molto noto e unanimemente apprezzato non solo in ambito calcistico, dalla Serie A ai Dilettanti. Ha 65 anni: si contano a centinaia le sue vittorie nei tribunali sportivi, difendendo decine e decine di club, anche in casi che parevano senza speranza. E non possiamo non ricordare il premio alla carriera meritatamente ricevuto 3 anni fa, nell’ambito dei prestigiosi “Italian Sport Awards”

Comunicato ufficiale del club granata, l’altro ieri: “Il Torino Fc, assistito e difeso dall’avvocato Eduardo Chiacchio, comunica di aver depositato presso il Giudice sportivo della Lega di serie A il preannuncio di ricorso circa le cause di forza maggiore che hanno impedito la disputa della partita Lazio-Torino”. Avvocato Chiacchio, ci siamo: stanno per scadere i termini per la presentazione del ricorso: alla mezzanotte.

«E io non attenderò certo le 23 e 59! Sarà presentato in giornata, come da normativa entro i tre giorni dalla partita».

Intanto il giudice sportivo ha messo “sub iudice” Lazio-Torino, la partita fantasma di martedì, a seguito del suo preannuncio di ricorso: prodromico, si dice nel linguaggio forense. Dobbiamo però ricordare che, nel caso di Juventus-Napoli (assenza degli azzurri perché bloccati dall’Asl per il Covid), il club partenopeo fu sanzionato dal giudice con la partita persa a tavolino per 3 a 0 e un punto di penalizzazione. Il ricorso presentato a ottobre dal Napoli fu dichiarato inammissibile per vizio di forma e comunque infondato.

«Ho il mio stile, non entro nel merito di ricorsi presentati da altri avvocati, ma io credo che il ricorso che presenterò io da legale del Torino non possa essere dichiarato infondato perché sarà suffragato e supportato da diversi elementi e documenti inconfutabili, che però, per riservatezza professionale e rispetto del giudice, non posso illustrare nel dettaglio: mi comprendete. Posso comunque preannunciare ciò che chiederò: il riconoscimento della causa di forza maggiore per motivare la mancata presenza del Torino a Roma, sulla base dell’articolo 55 delle Noif (le “Norme organizzative interne della Federcalcio”: la cosiddetta bibbia del calcio in Italia, compresa la sua legislazione; ndr). E, come sapete, l’articolo 55 regolamenta i casi per i quali una società non si presenta a una gara per causa di forza maggiore».

Immaginiamo, ovviamente, che nel ricorso vi siano anche le comunicazioni della Asl, impartite dal 23 febbraio in poi al Torino e inviate anche alla Lega di Serie A.

«Specifichiamo bene: più che di semplici comunicazioni, trattasi di atti prescrittivi».

Quindi più d’uno. Di sicuro quel primo atto del 23 febbraio con il quale l’Asl di Torino 1, competente, mise in isolamento domiciliare tutto il gruppo squadra granata. E poi l’atto di lunedì scorso, vigilia di Lazio-Torino, allorché l’Asl chiarì senza se e senza ma che il periodo di isolamento presso le abitazioni sarebbe scaduto alle ore 23 e 59 di martedì scorso.

«Credetemi: depositerò più atti e diversi documenti che non lasciano adito a interpretazioni controverse».

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