Vai "Mandragol": per il Torino e la Nazionale

Grazie a lui, tornato in azzurro con la "cura" Nicola, il centrocampo granata sta rinascendo
Vai "Mandragol": per il Torino e la Nazionale© www.imagephotoagency.it

TORINO - Rolando Mandragora è da sempre abituato a bruciare le tappe. Non può che essere così, per uno che ha messo piede per la prima volta in Serie A (oltretutto da titolare) davanti a Paul Pogba. Il 29 ottobre 2014, durante un Genoa-Juventus vinto dal Grifone all’ultimo respiro grazie al gol di Antonini, fu facile capire lo spessore caratteriale del ragazzo. Gasperini sapeva che avrebbe sostituito alla perfezione l’infortunato Sturaro, perché Mandragora anche da minorenne aveva una forza mentale granitica. Che lo ha fatto diventare capitano dell’Under 21, che gli ha consentito di essere acquistato dalla Juventus, che gli ha permesso di mettersi alle spalle la rottura del legamento crociato del ginocchio destro rimediata a giugno durante Toro-Udinese (gli scherzi crudeli del destino) e che ora lo sta agevolando nella conquista del mondo granata.

Nicola: "Datemi Rolando"

Già, perché a gennaio qualcuno aveva storto il naso dopo il suo approdo: aveva già l’etichetta del mezzo giocatore, per giunta di matrice juventina, nonostante sia un classe ’97 con tanta strada ancora da fare. E con un bel gruzzoletto di presenze in Serie A (119), esperienza che non guasta mai. Davide Nicola non ha avuto dubbi quando Cairo e Vagnati gli hanno chiesto un consiglio su chi andare a prendere sul mercato. «Datemi Rolando, ci farà alzare il livello», più o meno questo è stato il senso delle parole del tecnico alla dirigenza. E di cambiamento si può parlare, o meglio di svolta.

Pilastro dello spogliatoio

Perché Mandragora, che ai tempi del prestito al Pescara costrinse ad un po’ di panchina il signor Lucas Torreira (proprio lui, il sogno proibito della gestione Giampaolo), ha da subito preso in mano le chiavi del centrocampo. E ha una forte empatia: nello spogliatoio, nel giro di due mesi, è già considerato un pilastro. Le esultanze dopo i gol contro Crotone e Sassuolo fanno anche capire il modo in cui è riuscito ad abbracciare il mondo Toro: i tifosi granata amano la veracità più di ogni altra cosa e lui ha colpito nel segno. Oltre ad aver preso per mano la squadra, poi, ha avuto anche il merito di riconquistare Roberto Mancini. La convocazione con l’Italia è un premio ai sacrifici del ragazzo [...]

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