Torino, fallimento totale e incubo retrocessione

In 14 mesi tre tecnici, due direttori sportivi, mercati sbagliati, azzardi e solite promesse: un flop a 360 gradi senza un vero piano di rilancio per il futuro
Torino, fallimento totale e incubo retrocessione© LAPRESSE

TORINO - Titolo: “Cronaca di un fallimento annunciato”. Sottotitolo: “Un crollo totale da 14 mesi, su sabbie mobili precedenti”. Svolgimento: per punti.

I fatti da Febbraio 2020

1) Inizio febbraio 2020: Mazzarri esonerato, dentro Longo. Il Torino, già precipitato in zona retrocessione, si sarebbe poi salvato per il rotto della cuffia in extremis. Ma tra fine luglio e inizio agosto Longo veniva accompagnato alla porta da Vagnati, nel suo ruolo di ds già affaccendato da mesi con altri allenatori. Il tutto d’intesa con Cairo, ovviamente. 2) Al posto di Longo veniva ingaggiato con un contratto biennale, enormemente più costoso, «l’allenatore più difficile e complicato del mondo» (definizione non nostra). 3) Giampaolo (dispiace dover ricordarlo) era reduce da un clamoroso tonfo nel Milan e da numerosi esoneri in carriera. 4) Giampaolo, sì: con il suo iperuranio calcistico, il suo modulo unico come il pensiero (4-1-3-2), il suo rombo a centrocampo sempre e comunque.

Un esonero prevedibile

5) Da sempre, Giampaolo necessita di due contrafforti per far stare in piedi le sue cattedrali. Il primo: una rosa ad hoc con difensori abili per la difesa a 4, nonché un regista e un trequartista di qualità e personalità e 2 mezzeali di gran sostanza nella doppia fase. Il secondo contrafforte: un lungo e maniacale periodo di apprendistato tattico per i giocatori, da svilupparsi per almeno un paio di mesi dall’inizio della preparazione: l’esatto opposto di quanto offriva l’estate scorsa, con il vecchio campionato finito ad agosto e quello nuovo da iniziarsi a metà settembre. 6) “Trattamento” e gestione di Giampaolo da parte del tandem Cairo-Vagnati: un mercato totalmente inadeguato dopo mille vacue promesse, con consegna finale di una rosa povera di qualità, infarcita di difensori inadatti per la difesa a 4 e priva di un regista e un trequartista di ruolo. 7) Incapacità della società (sempre Cairo-Vagnati: ci sono altri per questi compiti?) ad aiutare Giampaolo a sbagliar meno, per forza di cose e ragion di stato. 8) Scorso gennaio: chiaramente, Giampa esonerato. 9) Passiamo ai ds, ora. Inizio maggio 2020: Cairo silurava Bava, rispedendolo alla guida del vivaio e soffiando subito Vagnati alla Spal, con una deroga. Era convinto, sempre Cairo, che il campionato non sarebbe più ricominciato, per il Covid. Invece aveva “soltanto” terremotato il Toro nel momento più delicato della stagione.

Carta velina e latitanza

10) Già detto degli errori progettuali e fattuali del tandem Vagnati-Cairo, sottolineiamo ancora il ruolo spesso di carta velina del ds e la latitanza presidenziale (costante da anni) per i suoi molteplici e pressanti impegni lavorativi a Milano o all’estero. 11) Sempre ovviamente, da qualche mese Vagnati è molto chiacchierato: in tanti scommettono sul fatto che Cairo lo possa mettere da parte a fine stagione, nonostante il contratto in essere sino al 2022 da 650 mila euro netti. Un cifrone: anche così si potrebbero invece spiegare certe resistenze di Cairo pro-Vagnati in ottica futura. 12) A differenza del mercato di fine gennaio, suggerito da Nicola pur nei limiti ristretti che gli avevano garantito (Mandragora-Sanabria, il minimo indispensabile), il mercato estivo (sbagliato e insufficiente) era anche stato assurdamente costoso: uscite in preventivo per poco meno di 30 milioni. Circa 35, invece, se mai il Torino si trovasse a dover riscattare per forza Bonazzoli sulla base dei gol segnati: ma non capiterà, ormai è chiaro.

Arbitri e Var: strano...

13) Dal 2005 il Torino ha una struttura societaria cairocentrica, non all’altezza, scheletrica, foriera di fallimenti sportivi in serie. D’altra parte, in 16 anni: 14 allenatori e 9 ds. Poco o nulla nasce per caso o promana dal caso, sul lungo periodo. 14) In connessione, anche il libero calpestio che da anni esercitano gli arbitri e i varisti sul Torino squadra. 

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