Toro, Lyanco in sospeso: leader o incompiuto, 11 gare

È fisico ed ha qualità, ma il difensore "regala" spesso distrazioni fatali
Toro, Lyanco in sospeso: leader o incompiuto, 11 gare© Marco Canoniero

TORINO - Undici partite per imboccare una strada definitiva. Lyanco Evangelista Silveira Neves Vojnovi?, questo il nome completo del difensore centrale all’interno del quale si legge la nazionalità brasiliana, ma pure le origini serbe (ha anche passaporto italiano, in virtù di un parente in Italia), si trova davanti a un bivio: trasformarsi in un difensore di primo piano, dal profilo internazionale, o restare un incompiuto di grande talento. Sì, perché il materiale grezzo da lavorare è molto, paradossalmente anche troppo. Il sudamericano ha fisico, qualità tecniche, quella sfrontatezza che su un campo di calcio è virtù. E anche quel pizzico di buona sorte che non guasta: a 20 anni da compiere, e dopo una sola stagione da professionista nel San Paolo, ha ottenuto un contratto in Europa. Con quel Toro dove dal 2017 ha sempre giocato eccezion fatta per un prestito semestrale al Bologna di Mihajlovic, tecnico che ne apprezza le doti e che vorrebbe continuare a contribuire a smussarne i difetti. Ecco, forse proprio la consapevolezza di essere baciato dalla sorte ha un po’ impigrito un giocatore che spesso, in partita, sembra bearsi delle proprie doti. Colleghi con meno doni attribuiti loro da madre natura moltiplicano la concentrazione per distillare il talento che possiedono, Lyanco alle volte sembra adoperarsi per dilapidarlo.

Lyanco, futuro in 11 gare

Dalla sua il brasiliano ha l’età - 24 anni appena compiuti (il 1° febbraio) - che può far pensare a un prossimo scatto mentale, al fermo desiderio di aumentare quella concentrazione che in questa fase della carriera gli fa difetto. In particolare Lyanco entra più in difficoltà quando si trova a dover comandare la difesa in posizione centrale (in un reparto schierato a tre): quando Nkoulou è disponibile, e al camerunese tocca la regia della retroguardia, l’ex del Bologna si sente rassicurato, e la sua prestazione finisce per risultare più pulita, lineare, defogliata di quei ghirigori nei quali un difensore non dovrebbe mai perdersi. Nelle prossime undici giornate di campionato - dieci in calendario più l’eventuale recupero di Lazio-Toro in base all’esito dell’iter processuale che oggi passa dalla sentenza della Corte d’appello -, Lyanco dovrà dare risposte circa il suo ruolo futuro, nel Toro. [...]

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