Verdi, c'è un segreto: Nicola fece già rinascere Iago Falque nel Genoa

Il tecnico granata convinto di poter cucire un nuovo abito addosso all’ex del Napoli nel ruolo di mezzala: esperimento riuscito con lo spagnolo e con De Paul a Udine
Verdi, c'è un segreto: Nicola fece già rinascere Iago Falque nel Genoa© LAPRESSE

TORINO - Ricondurre al mero piano temperamentale il lavoro svolto finora da Davide Nicola sarebbe riduttivo. E anche sbagliato. Perché il tecnico granata ha fatto molto di più. Basti pensare alla chiara identità fornita dal punto di vista tattico. È arrivato con l’idea di esaltare le caratteristiche della rosa, cercando di trarre il meglio dagli uomini del passato dell’era Mazzarri, da quelli del presente della gestione Gianpaolo e da quelli che avrebbe immaginato come puntelli ideali per centrocampo e attacco, leggasi Mandragora e Sanabria.

Verdi, c'è un segreto

Nicola ha pensato alla squadra, poi ai singoli. Non si è fatto problemi a dare chance ai fedelissimi di Giampaolo (solo Linetty, a causa del Covid-19 e di un rendimento deficitario, non è mai realmente entrato nelle rotazioni), ma si è anche preoccupato di rivitalizzare i capitali dispersi. Il lavoro svolto con Zaza prima e con Verdi adesso è davvero apprezzabile. Per raccontare la bontà della missione svolta con successo basterebbe guardare i volti dei due giocatori: entrambi pendono dalle labbra di Nicola e dai suoi vigorosi incitamenti. Con l’ex Napoli l’opera di riabilitazione è stata lunga ed è servita un bel po’ di panchina prima di rivederlo protagonista. Ma nel derby Verdi ha riconquistato una credibilità mai avuta nella sua avventura al Toro: vuoi per le aspettative troppo alte (direttamente proporzionali ai 23 milioni versati al Napoli per il cartellino nel 2019), vuoi per i tanti allenatori che si sono avvicendati negli ultimi due anni, vuoi ancora per un ruolo che nessun tecnico era mai riuscito a cucirgli su misura.

Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...