© www.imagephotoagency.it
TORINO - Ne ha segnati due alla Juve. Dopo aver fatto gol contro Crotone e Inter: quattro in cinque partite, media altissima, da fuoriclasse del gol. Verrebbe da dire, esagerando un po’ ma neppure tanto, che ne ha realizzati più degli altri attaccanti che sono stati presi in questi anni e che hanno avuto a disposizione molte più partite di lui. E quel che più conta è che è convinto di quello che fa. A differenza di altri mantiene fede alle promesse. Non solo parole, dunque, ma fatti. Prima del derby aveva dichiarato: «Siamo pronti per fare una grande partita». Detto, fatto. E per poco, grazie alla sua rapinosa doppietta, il Toro non la vinceva pure, contro la Juve. Detto questo viene in mente subito una considerazione.
Sanabria è già un affare
Dopo tanti anni il Toro si trova con un acquisto azzeccato per quanto riguarda l’attacco. Dopo i flop Niang, Zaza, Verdi (per questo motivo Nicola gli sta cambiando ruolo) e Bonazzoli i granata sembrano, finalmente, aver trovato la spalla giusta per Belotti e un attaccante forte per il loro futuro. «Ci salveremo» ha garantito il paraguaiano che a gennaio è stato acquistato dal Siviglia per 7 milioni (più tre di bonus) e che dopo questa partenza fulminea con scorpacciate di gol vale già almeno il doppio. Considerando quello che sta facendo e la giovane età (25 anni appena compiuti, il 4 marzo) Sanabria è salito di quotazione avvicinando i 15 milioni. Con i granata ha un contratto sino al giugno del 2025 e percepisce un ingaggio da 1,6 milioni netti a stagione. Insomma, pare proprio un grande colpo che è diventato pure un ottimo affare. Di sicuro non sarà ceduto, ma resta il fatto che il giocatore, dopo la parentesi tutt’altro che fortunata al Betis Siviglia, può dimostrare tutto il suo valore.