Torino, Belotti non molla: nessuno spremuto come lui post Covid

Tra difficoltà e assenze, in granata non segna da due mesi. Sta facendo fatica ma Nicola non vuole rinunciare al suo capitano
Torino, Belotti non molla: nessuno spremuto come lui post Covid© www.imagephotoagency.it

TORINO - Nella buona e nella cattiva sorte: magari a fine campionato il matrimonio tra il Toro e Belotti finirà, però è certo che la storia d’amore tra i granata e il centravanti sia autentica, generosa, speciale. Una ulteriore prova si è avuta di recente, nel constatare la reazione del Gallo ai postumi del Covid. Con diversa gradazione, vista l’eterogeneità dei casi, ma comunque debilitante nel fisico e pure nella mente. Belotti non ha fatto eccezione, ma grazie a un fisico da atleta e a una mentalità da campione affezionatissimo alla causa si è alzato dal letto anche con un po’ di tremore alle gambe, si è allenato pure non riuscendo ad arrivare sul pallone come al solito, e nonostante i tiri in porta, almeno nei primi giorni dalla ripresa, non fossero scoccati con l’usuale potenza.

Nicola non rinuncia al capitano

Un comportamento che Nicola ha apprezzato tantissimo, per l’importanza centrale del Gallo, nel suo Toro, e per l’esempio che il centravanti ha tracciato, una volta tornato a negativizzarsi dal Covid e reso disponibile dalla visita di idoneità medica. Tanto che, assieme a Bremer, il numero 9 del Torino nonché attaccante della Nazionale è stato il più impiegato, dal rientro in campo in avanti (326’ per entrambi, per il Gallo si contano anche i 75’ contro la Bulgaria). Positivo al Coronavirus a Crotone - alla pari del brasiliano - Belotti è tornato a fare capolino in campo contro l’Inter. Un assaggio di partita utile a riambientarlo in vista della successiva sfida contro il Sassuolo, disputata dal Gallo stringendo i denti a disposizione dei compagni. E’ poi arrivato l’incrocio contro la Samp, nel quale le scorie del virus sono emerse lampanti e non soltanto nell’azzurro. Che dopo il ko di Marassi e prima del derby si è pure speso per l’Italia: una presenza in tre partite, a Sofia contro la Bulgaria liquidata anche grazie a una sua rete. L’unico gol segnato dal 6 febbraio in avanti: l’ultima marcatura granata risale alla clamorosa rimonta di Bergamo. Per il Gallo la sfida nella quale tentare di riallacciare il discorso cade domani contro l’Udinese. Una tra le vittime predilette, colpita in 6 occasioni alla pari di Cagliari, Crotone e Milan (davanti soltanto Samp e Sassuolo con 8). 

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