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TORINO - "Gallo! Gallo! Gallo": il triplo urlo alzato da Cairo all’indirizzo di Belotti, subito dopo l’assist con il quale il capitano granata ha mandato in gol Rincon, riecheggia ancora all’Olimpico Grande Torino. Una eco che suona come il tentativo di strappare al centravanti il sì al rinnovo del contratto e alla conseguente prosecuzione del rapporto con il Toro. Sa bene, Cairo, che non sarà una singola partita emozionante e convincente a poter orientare la decisione. Come è cosciente del fatto che tante sono state le occasioni perse per incentivare la firma sul suddetto contratto senza arrivare a questo punto, a poco più di un anno dalla scadenza. Cairo alla guida del Toro ha commesso tutti errori ai quali ha fatto corrispondere una serie di brillanti intuizioni.
Il rinnovo del Gallo
Ora, per mille ragioni legate alle ambizioni, al denaro che sarà anche vile ma che per definizione vale, al legittimo desiderio di crescere confrontandosi con una concorrenza degna di questo nome, la decisione del Gallo potrà in ogni caso essere compresa. D’altra parte la possibilità che Belotti decida di concentrare tutta la sua attenzione sul Torino, puntando ai record di leggende quali Graziani e Pulici, nonché evolvendo lui stesso da bandiera di questi anni a mito senza tempo, resiste. Potere del sentimento, che nel complesso dell’uomo e calciatore Belotti ha un peso. Un sentimento che però andrà sostenuto da una autentica svolta qualitativa della squadra. Domani se la vedrà contro il Bologna, la prima squadra alla quale il Gallo ha segnato, con indosso la maglia granata. Una squadra alla quale l’attaccante fa gol spesso e volentieri: cinque, nelle prime tre uscite, le reti realizzate contro i rossoblù.
L'anno prossimo sempre con Nicola
Questo mentre Nicola, nella sfida del Dall’Ara, potrà mettere un altro tassello verso una conferma che, per quanto fatto vedere fino adesso, sarebbe doverosa. L’opera va completata, dopodiché il rinnovo con l’allenatore granata non potrà che essere consequenziale. Da parte di Cairo è piovuto più di un attestato di stima sulla testa del tecnico. Parole arrivate direttamente o fatte recapitare, ma che hanno aperto alla prosecuzione del rapporto. Salvezza, e strette di mano con annesse firme tra la società, Nicola e Belotti: lo scenario ideale dal quale ripartire.