Torino, Nicola si mangia i papabili di Cairo

Vincendo a Verona contro Juric, il tecnico batterebbe un altro allenatore preso in considerazione dal presidente granata. Solo con Gattuso gli è andata male
Torino, Nicola si mangia i papabili di Cairo© LAPRESSE

TORINO - E adesso tocca a Juric. Domani, ore 15 a Verona, Davide Nicola può “battere” un altro dei tecnici che piacciono tanto a Cairo e che il presidente del Torino ha preso in considerazione prima di arrivare a Giampaolo. Per il croato del Verona, infatti, c’è stato più che un interessamento. Battendo lui, il granata li avrebbe fatti fuori tutti, uno dopo l’altro: Juric dopo De Zerbi e D’Aversa, altri due allenatori entrati nell’orbita di pensiero di Cairo. Semplici - pure papabile per il Torino con l’insediamento di Vagnati a capo dell’area tecnica, per i comuni trascorsi alla Spal - ancora non sedeva sulla panchina del Cagliari quando Nicola ha colto in Sardegna la sua prima vittoria, ma ci è arrivato per la partita successiva. Ha rilanciato i rossoblù all’inseguimento proprio del Toro, ma Nicola sta comunque tenendo dietro pure lui. Non è (solo) da questi particolari che si può tratteggiare un futuro importante in granata per il tecnico di Luserna San Giovanni, però insomma: un bel biglietto da visita agli occhi del patron.

Nicola, tutte le gare con il Toro

Nicola è subentrato a Giampaolo dopo Torino-Spezia, uno 0-0 deprimente per i granata, pure in superiorità numerica per quasi tutta la partita. Il tecnico piemontese cominciò con 4 pareggi: clamoroso, in rimonta, quello di Bergamo con l’Atalanta prima di arrivare alla sfida “indiretta” contro il tecnico del Cagliari. È andato a vincere alla Sardegna Arena facendo esonerare Di Francesco che al termine di quella partita fu cacciato per far posto appunto a Semplici. Il quale ha di recente inanellato una serie impressionante di vittorie ma non è riuscito a superare in classifica il Toro di Nicola. Ora i granata - con una partita da recuperare a Roma contro la Lazio - hanno 34 punti contro i 32 dei sardi i quali a loro volta hanno lasciato il terz’ultimo posto (con 31 punti) al Benevento che alla fine dell’andata si trovava addirittura a metà classifica. 

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