Torino, Cairo contestato anche al Giro d'Italia

Città tappezzata di striscioni esposti dai tifosi contro il presidente granata
Torino, Cairo contestato anche al Giro d'Italia© ANSA

TORINO - Ciak, si Giro: la contestazione torna in scena. Le strade del centro di Torino, ieri pomeriggio, hanno ospitato l’atteso cronoprologo della corsa rosa e, al contempo, un nuovo capitolo dello strisciante e sempre più diffuso dissenso nei confronti di Urbano Cairo all’interno della tifoseria granata. I manifestanti hanno approfittato della cassa di risonanza mediatica di un evento di portata mondiale e, soprattutto, della presenza nel capoluogo sabaudo del presidente per inscenare una nuova protesta. Un paio d’ore prima dell’inizio della sfilata dei ciclisti, infatti, i presenti hanno esibito uno striscione con la scritta “Nessuno ti vuole più: Cairo vattene” in piazza Vittorio Veneto, a pochi passi dal traguardo. Quindi, temendo di veder sabotata dalle riprese l’espressione del proprio malcontento, hanno puntato sull’effetto sorpresa, disperdendosi lungo i 9 chilometri del percorso con vari cartelli recanti a vario titolo “Cairo game over”, “Ora basta” o il classico “Cairo vattene”.

Ultimo tassello

Uno stratagemma piuttosto efficace dato che, a fronte di un numero di partecipanti alla contestazione contenuto, i messaggi esibiti a bordo gara sono entrati per ore nelle riprese della regia internazionale, intenta a seguire gli atleti con le telecamere a bordo delle motociclette al seguito dei protagonisti in gara. Ultimo capitolo di una saga che si protrae da anni e che, negli ultimi mesi, si è arricchita di inedite sfaccettature: dai camion vela per le vie di Milano alle inserzioni sui quotidiani nazionali, dagli striscioni davanti al Comune di Torino all’irruzione tra le sterpaglie del Robaldo. Con il Giro d’Italia quale ultimo tassello di un ben più ampio puzzle.

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