Torino-Lazio, attesa la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni

Alle 14 il dibattimento e il pronunciamento definitivo. L'incubo per Cairo? Ko a tavolino e punto di penalizzazione
Torino-Lazio, attesa la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

TORINO - Dapprima il giudice sportivo, poi la Corte sportiva di Appello della Federcalcio. Cairo-Lotito 1 a 0, Cairo-Lotito 2 a 0. Ma sarà oggi che verrà segnato il gol più importante: l’unico decisivo. Collegio di Garanzia del Coni, via al dibattimento alle 14, sentenza attesa già in giornata: terzo e ultimo grado di giudizio. Messo in moto dal presidente della Lazio, fin da subito fermo nei suoi propositi nonostante le sconfitte in sequenza: la Lazio non ha mai voluto accettare le sentenze sfavorevoli fin qui emerse (ivi comprese quelle sui “tamponi ballerini”), in questo caso quanto alla mancata disputa della partita col Torino. Da disputarsi, secondo la Lega, martedì prossimo. Manca però la ceralacca del notaio, si potrebbe dire. Ma sarebbe una mancanza di riguardo nei confronti dei giudici del Coni. Chiamati anche loro a valutare le carte “oggettive”, le tesi di parte e le sentenze precedenti che sancirono i diritti del Torino: l’assenza di colpa, nei fatti. Pro memoria: granata impossibilitati a recarsi a Roma, in quanto obbligati alla quarantena domiciliare imposta dalla Asl dopo l’esplosione di un focolaio da Covid inglese nello spogliatoio del Torino, con 8 giocatori e un medico contagiati. Al Coni ricordano bene anche la loro stessa sentenza emessa lo scorso dicembre sul caso Napoli.

L'incubo di Cairo: ko e penalizzazione

La Lazio invoca la vittoria a tavolino per 3 a 0 (conseguentemente, con un punto di penalizzazione per il Torino: non sia mai che diventi un incubo per la salvezza! Mentre la Lazio, invece, finora ha sempre sognato 3 punti in più per la sua corsa Champions). Il club granata sostiene la conferma delle due sentenze precedenti. Il Torino non poteva recarsi a Roma, avrebbe violato le leggi dello Stato e commesso un reato di carattere anche penale: partita rinviata per causa di forza maggiore, appunto. Oggi l’ultima sentenza. Definitiva.

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