Cairo, scuse all'Appendino dopo aver letto Tuttosport

Il presidente l’aveva insultata: "Video rubato, se ho mancato di rispetto alla sindaca chiedo scusa"
Cairo, scuse all'Appendino dopo aver letto Tuttosport

TORINO - Nessuna telefonata, nessun messaggio, nessun contatto diretto. Ma con una fredda comunicazione attraverso l'Ansa, almeno, Urbano Cairo il giorno dopo ha porto le sue traballanti scuse a Chiara Appendino. Il giorno dopo la diffusione del video in cui il presidente granata, stuzzicato da alcuni tifosi sull'annoso tema del Robaldo prima della vergognosa sconfitta di La Spezia, per gli ormai esilaranti ritardi rimbalzava ogni responsabilità sul sindaco di Torino. Accusata di essere la fonte dei continui intoppi nell'iter burocratico che dovrebbe – un giorno, forse, chissà – portare alla nascita della cosiddetta “Coverciano granata” e perciò ricoperta di insulti.

Sì, insulti. Davanti allo schermo frontale, impossibile da non notare, del telefono di un tifoso che lo riprendeva. Davanti a un bambino, anche lui in prima fila sotto l'Europa Grand Hotel di Lerici, dove era in ritiro la squadra, per supportare i suoi beniamini. E per giunta durante un incontro cordiale a margine del quale Cairo ha ricevuto perfino una targa premio. Eppure: «Si tratta di un video rubato di una conversazione privata con poche persone: non ho mai mancato di rispetto a nessuno e, se l’ho fatto in questo caso con la sindaca Appendino, le chiedo scusa», esordisce il presidente nelle dichiarazioni rilasciate ieri pomeriggio. E risulta subito evidente perché le scuse, con uno sgrade vole stridio di unghie sui vetri come sottofondo, risultino traballanti. 

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