La Maratona si muove contro Cairo

L'appuntamento è per le ore precedenti alla gara con il Benevento e i tifosi del Torino ne avranno per tutti...
La Maratona si muove contro Cairo© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

TORINO - Per un treno che domani contro il Benevento fermerà all'ultima stazione di campionato dopo aver rischiato più volte di deragliare, c’è quello della protesta dei tifosi che non ha nessuna intenzione di fermarsi. Senza obiettivi - per via della salvezza conquistata alla penultima giornata - il Torino saluterà il campionato, scendendo in campo per la prima volta con la consapevolezza di non dover chiedere nulla al risultato e senza pressioni di fare punti. Situazione non certo frequente, nelle ultime due annate vissute a un passo dal baratro. Domani sera, alle 20.45, la sfida ai sanniti che arriveranno in città in autobus.

La contestazione della Maratona

Un appuntamento che per i tifosi passa però in secondo piano rispetto alla contestazione programmata da giorni e fissata circa quattro ore prima della partita. Alle 17, nello spiazzale di fronte alla curva Maratona, granata di ogni età si ritroveranno per manifestazione (ancora una volta) il proprio dissenso. Per urlare le loro ragioni all'indirizzo di chi, dietro a una scrivania, gestisce da quasi 16 anni la società, e chi in campo (secondo i torinisti) non riesce ad onorare una maglia storica come quella del Toro. I tifosi lo avevano annunciato già nel confronto di sabato scorso, davanti allo stadio, quando squadra, allenatore e dirigenza rientravano dalla trasferta sciagurata di La Spezia. Martedì, il giorno di Lazio-Torino, la Maratona ha lanciato sul Web l'appello ai fratelli di fede. «Siamo stanchi di vedere questa società che sminuisce e tradisce i colori del Toro - il testo del manifesto circolato alla velocità della Rete sui social, nei forum e nelle chat Whatsapp -. Giocatori mercenari, senza rispetto per la nostra storia. Cairo, i giochi sono finiti. Ora basta! Devi andartene tu e chiunque non intenda onorare i nostri valori. Tutti i tifosi sono invitati, per far sentire la nostra voce».

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