Torino, le promesse non mantenute: Filadelfia, caso Robaldo e vivaio ko

Nessun giocatore granata delle 3 maggiori squadre del vivaio e? stato convocato in Nazionale, all’ultimo giro. Nessun passo avanti compiuto neanche per la realizzazione del Museo
Torino, le promesse non mantenute: Filadelfia, caso Robaldo e vivaio ko

TORINO - Si è già accennato al dissesto della Primavera targata Vagnati-estate scorsa, così come al buco nero (senza reali giustificazioni per un club di serie A) dei camp estivi. Aggiungiamo un altro primato negativo: nessun giocatore granata delle tre maggiori squadre del vivaio è stato convocato in Nazionale, all’ultimo giro. Levando Massimo Bava dal settore giovanile (2019), poi esautorandolo dalla prima squadra, infine rimettendolo a capo del vivaio ma con le mani legate dal nuovo ds e con un budget ben più risicato, Cairo è anche riuscito a coventrizzare la semina che proprio Bava aveva eccezionalmente prodotto nei due lustri precedenti, illuminati persino dalle vittorie di uno scudetto, di una Coppa Italia e di una Supercoppa nazionale con la Primavera. Voto finale per le strategie cairote: un altro 1 in pagella.

Caso Robaldo: depositati nuovi documenti

Due settimane fa, Tuttosport aveva già svelato anche l’assurda e perniciosa desertificazione del settore scouting granata, a tutto danno del mercato e dei destini della prima squadra. Poi citiamo il Filadelfia: ancora e sempre non ultimato, lacunoso per varie ragioni (Juric difatti ha subito puntato il dito, in occasione del suo sopralluogo di quasi tre settimane fa, invocando quelle stesse migliorie che già implorarono invano Mazzarri e Giampaolo). Un Fila, oltretutto, ricoperto di ripetute promesse cairote dopo l’inaugurazione del 2017: ma senza nessun passo avanti compiuto neanche per la realizzazione del Museo, calpestando così pure gli obblighi dello statuto della Fondazione. Voto 0: perché zero è quello che Cairo ha fatto in 4 anni, senza nemmeno dover qui ricordare le omissioni e i voltafaccia economici degli anni precedenti. Ci sarebbe poi anche il Robaldo fantasma, il centro sportivo per il vivaio granata: 5 anni di giri in tondo e siamo ancora qua, senza permessi edificatori e con un’area che è ancora e soltanto una discarica a cielo aperto. In questo caso assegnare uno zero in pagella sarebbe troppo. Per la cronaca, giusto ieri Bava ha depositato negli uffici comunali nuove documentazioni con le ultime modifiche del progetto e le firme di Cairo.

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