Toro, Cairo ci dica se ora fa fuori Belotti

Il Gallo resta solo se non arrivano offerte adeguate, mentre Sirigu può partire anche gratis. Mancano i rinforzi per Juric e gli investimenti sul vivaio.
Toro, Cairo ci dica se ora fa fuori Belotti

Chi sarà il prossimo a venir fatto fuori da Cairo d’intesa con Vagnati, ma anche da Vagnati d’intesa con Cairo? Troppo facile: Sirigu, ça va sans dire. Basta attendere un incastro di mercato favorevole, che oltre tutto i fenomeni granata stanno già cercando da diverse settimane con il lanternino e lubrificando con l’olio di semi (quello extra vergine è troppo caro), dopo i tentativi andati a vuoto un anno fa. Pur di cacciare Sirigu, che è semplicemente Sirigu (con i suoi successi in carriera) e altrettanto semplicemente il viceportiere dell’Italia (con la sua storia), Cairo e Vagnati sono persino disposti a cederlo gratis, anche se il contratto scadrà tra un anno. Valutano addirittura una rescissione anticipata, nel caso.

Toro, Belotti il nuovo colpevole?

D’altra parte vanno capiti quei due: con Milinkovic-Savic (bocciato e scaricato da anni dovunque sia andato, tranne ovviamente a Torino) e ora anche con Berisha, che senso avrebbe tenere in rosa un portiere? Ormai siamo al “piove, Sirigu ladro”, per il governo del Torino Fc: l’importante è che nessuno critichi quei due e le loro gesta (due retrocessioni di fila evitate per miracolo, anzi tre considerando pure la Primavera) e analizzi con libera obiettività in specie l’operato cairota. Cioè la coventrizzazione del mondo granata: parlano da lustri i disastri, i voltafaccia e le omissioni che hanno segato le radici e raso al suolo le ambizioni. Poi, attorno ai vari Sirigu, Comi, Bava (tre Coppe e altrettanti scudetti vinti alla guida del vivaio: la sua colpa), a D’Ambrosio, Nicola, Longo, Asta, a chi volete voi e a tutti coloro che sono stati usati e gettati in 16 anni (una quindicina di allenatori e una decina di ds, più un esercito di giocatori “veri” e di collaboratori), attorno a questi e a quegli altri, dicevamo, chi sarà mai il nuovo colpevole? Cioè uno strumento ideale per cancellare altro Toro e guadagnare di nuovo tanto? Belotti, siamo pronti a scommetterci. E se mai il Gallo dovesse restare, davvero accadrebbe soltanto per l’eventuale assenza di un’offerta giudicata economicamente all’altezza dall’esattore di risultati che guida il club: un personaggio drammaticamente e spaventosamente scespiriano. E i rinforzi adeguati per Juric, così come per Giampaolo e via dicendo? E il rispetto dei tifosi? E gli investimenti per il vivaio, per il Filadelfia, per il Robaldo? Melma, come questa società scheletrica, senza cuore, mai all’altezza, condannata dagli eventi e contestata in ogni angolo. Una sottospecie di Spal già di per sé minore, con Vagnati: in attesa di raggiungere i ferraresi in B, pensiamo e temiamo seriamente. C’è chi è già fallito: Cimminelli. E poi c’è chi indossa l’immagine di un fallimento per sempre: però si è fatto i soldi in questi anni, fino a diventare proprietario di uno degli imperi editoriali più potenti d’Europa (Blackstone permettendo, chiaramente). Ma anche di un panorama sportivo degno di Chernobyl. Passerà alla storia, tanto quanto ha già oltrepassato il segno più inimmaginabile.

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