Toro, la strategia di Juric per Amrabat: si punta al prestito

Il tecnico croato vorrebbe riavere il mediano tuttofare di Verona. Cairo alla prova e Napoli all’erta: lo segue anche Spalletti
Toro, la strategia di Juric per Amrabat: si punta al prestito© Ciamillo

Confermato, è quasi roba da notaio: alla Fiorentina non solo sanno tutto (quanto si rivelava ieri: l’interesse di Juric per Amrabat), ma hanno anche già scoperto la strategia granata. Non solo: non c’è soltanto il Torino alla finestra, ma anche il Napoli. Morale: Amrabat farà ancora discutere eccome Barone, il ds Pradé e il dt, ex granata, Burdisso (per la serie: quando il Torino aveva giocatori di personalità e statura superiore, tra il pluridecorato argentino, Sirigu e Nkoulou: 2017-’18).

Amrabat, Juric metterebbe la firma per averlo a centrocampo con Mandragora 

Italiano resta al centro delle chiacchierate, naturalmente: anche perché sarà a lui a dover confermare ai propri dirigenti di non avere preclusioni di sorta davanti a una possibile partenza del mediano. Resta il fatto che il caso davvero già covava da qualche tempo sotto la cenere: seppur a scoppio ritardato, se ne è avuta contezza in queste ultime 24, 48 ore. Ora che è emerso, stanno originandosi anche i primi effetti mediatici. Stanno diffondendosi nell’aria i primi segnali. Juric metterebbe la firma su un tandem a centrocampo formato dal dinamico play Mandragora e da Amrabat, un motorino tuttofare, un frangiflutti garantito, laureatosi due campionati or sono (nella prima e unica sua stagione a Verona) miglior centrocampista difensivo dell’intera Serie A, sulla base di alcune statistiche individuali. Con Ivan, nel 3-4-2-1, esplose all’alba. Rendimento super e operazione da leccarsi le dita: 3,5 milioni spesi dal Verona nel 2019-’20 per il prestito e il riscatto di Amrabat, e cessione alla Fiorentina già a gennaio (appena 6 mesi dopo l’ingaggio) per 20 milioni più bonus (1,8, per la precisione: peraltro non tutti maturati). In più, per i veneti, la possibilità di tenerlo in prestito sino a giugno. Ma se il marocchino a Verona si rivelò una rivelazione, una colonna (34 presenze di cui 33 da titolare, con un gol e il 9° posto finale), a Firenze le cose sono andate peggio (pure tra ripetuti confinamenti in panchina). Scarso feeling tattico con Iachini, Prandelli e di nuovo Iachini, con l’equivoco di un impiego da mezzala nel 3-5-2. E altri problemi in prospettiva, ora: giacché il 4-3-3 di Italiano rischia di penalizzarlo ancor di più.

Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...