Meitè frena: "Vuole garanzie dal Benfica". A rischio 7 milioni

Il club lusitano reagisce e guarda anche ad altre piste. E Vagnati freme. Si è discusso del trequartista Chiquinho, un pallino del ds
Meitè frena: "Vuole garanzie dal Benfica". A rischio 7 milioni© LAPRESSE

Fatta, quasi fatta, praticamente fatta. Anzi no. Innanzitutto perché, allo stato attuale delle cose, Soualiho Meité non è la prima scelta del Benfica per rinforzare il centrocampo. Certamente è uno dei nomi presenti nella lista di Manuel Rui Costa, da poco eletto nuovo presidente del club lusitano, ma non è l’unico. E al momento non c’è fretta per chiudere un colpo in mezzo al campo: il Benfica, infatti, ha appena prelevato Joao Mario dall’Inter, con tanto di diatriba a distanza con i cugini dello Sporting.

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Meité è sicuramente un’opzione calda, in ogni caso. Lo dimostrano i fitti dialoghi instaurati negli ultimi giorni col Toro. Risulta, infatti, che un’intesa di massima sia stata trovata: operazione da 7 milioni di euro, con eventuale possibile inserimento del prestito di Chiquinho, trequartista 26enne riserva del Benfica da un anno pallino di Vagnati, che già in passato cercò di portarlo a Torino. Anche se, a proposito di questa contropartita tecnica da inserire nell’affare che porterebbe il francese a Lisbona, le conferme sono deboli. Insomma, fra Meité e il Benfica il discorso è stato concreto. Eppure ora le frenate non sono soltanto da parte del club, ma anche l’agente del giocatore Kamel Zaouay ci va coi piedi di piombo: "L’accordo è lontano dall’essere chiuso - ha spiegato al giornale portoghese Record -. Sul tavolo c’è un contratto quinquennale, ma ci sono questioni legate all’accordo che il Benfica ancora non può garantire. Quello che succede tra il Benfica e il Toro non riguarda il giocatore: e comunque ci sono anche altri club interessati". Zaouay, sempre sulle colonne di Record, raffredda così la pista: "E’ un onore essere desiderati da un club come il Befica, ma bisogna conoscere il progetto. Non possiamo dimenticare il momento del club, quello che è successo ai vertici e che ci saranno le elezioni, anche se ora Rui Costa è il presidente. Il Benfica è un grande club, ha una bella storia e un tempo è stato campione d’Europa. Ma Meité ha 27 anni ed è in un momento critico della sua carriera. Dobbiamo gestire bene la situazione". Con buona pace di Vagnati, che già annusava la cessione.

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