Juric, sorrisi e urla. E da oggi c'è Belotti

Il tecnico croato spera di scatenare l'orgoglio del Gallo, che ieri si è sottoposto alle visite mediche
Juric, sorrisi e urla. E da oggi c'è Belotti© LAPRESSE

TORINO - Da che parte pende (o penderà) la cresta? Manca solo la cravatta d’ordinanza, come per le cerimonie: il grande giorno è arrivato. In realtà vanno benissimo le magliette: da allenamento. Oggi pomeriggio il Torino riprenderà a lavorare. Prima seduta al Fila dopo la Val Gardena e Rennes. Ieri nel pomeriggio inoltrato Belotti si è regolarmente presentato per le visite mediche allo stadio. Da oggi tornerà a mettere piede sul prato del Toro, che però va rimesso a fuoco. Con il cannocchiale (o il microscopio, se preferite) dei sentimenti e della ragione.

Belotti a un bivio: il Tottenham lo osserva, lo Zenit offre 30 milioni

Allora, Gallo, cos’è diventato quel prato? È sempre bello verde oppure è diventato solo un recinto? Juric aspetta di sapere e capire con certezza. E come lui Cairo, Vagnati, i tifosi eccetera. Sono risultate inequivocabili le parole dettate dal tecnico dopo l’amichevole di Rennes, quell’invito a una chiarezza senza meline tattiche sino al 25 luglio. Sì o no: Belotti ci crede ancora o non più? Pregasi risposta quanto prima, astenersi perditempo. Ecco il bivio davanti a Belotti. Mica solo i soldi. Credere ancora in quella fascia da capitano che porta al braccio meritatamente da anni. Credere nel gruppo, nell’allenatore. Avere a che fare con lucida serenità con il cairismo e il vagnatismo societario. Che però significano pure tanti soldi, e a certe cifre si possono anche digerire tante cose. Ha ragione Ivan, l’offerta di rinnovo a 3,2 milioni netti a stagione per 4 anni (più bonus) è davvero una cifra "enorme di questi tempi", per Belotti alla Borsa del calcio. La Roma è evaporata, lo Zenit offre 30 milioni a Cairo compresi i bonus (ma il Gallo non vuole andare in Russia), il Tottenham lo osserva, l’Atalanta non sta vendendo Zapata o Muriel...

Juric è pronto a stringergli la mano

È da capire se Belotti voglia davvero provare ad aspettare fino al 25 luglio. Oppure? Dare tutto per il Toro in questa ultima stagione contrattuale, e mettersi in vetrina e all’asta con il cartellino gratuito in mano. Comunque sia, sarebbe un rischio: talvolta si colpisce un palo proprio perché si è troppo sicuri di metterla dentro. E la crisi economica del calcio mica sparirà in 6 mesi. Juric è pronto a stringergli la mano con un sorriso: "Spero che gli si accenda una scintilla, che voglia dirmi: sono il tuo capitano, andiamo assieme a dar battaglia". [...] Juric spera davvero che il Gallo abbia uno scatto d’orgoglio. Ivan è felice di credere nel Gallo, se il Gallo crede in Juric. "Spero abbia compreso che con questo nuovo gruppo e col nuovo gioco che faremo rispetto agli anni scorsi, lui qui segnerà 20 gol e tornerà a essere un top player assoluto". 

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