È un Toro a metà: si muove bene, ma in difesa commette i soliti errori

Finisce 2-1 per gli olandesi dell'Az Alkmaar. Gol di Pjaca dopo nemmeno un minuto, però davanti manca concretezza. Belle parate di Berisha
È un Toro a metà: si muove bene, ma in difesa commette i soliti errori© LAPRESSE

ALKMAAR - Mezzo Toro, il doppio delle illusioni e un’altra sconfitta. Dopo l’insulso 0 a 0 con i misconosciuti sauditi dell’Al Fateh e la sconfitta di Rennes, ecco il tonfo quasi in riva al Mare del Nord: impietoso, anche se il pari non sarebbe stato certo un furto. Detto con un telegramma: ridotti pungiglioni davanti e una difesa colabrodo (e va già bene che in porta c’era Berisha, all’esordio da titolare: bravo e attento, tradito sui gol da due deviazioni di Djidji e Izzo).

Torino cantiere aperto: Belotti è un mistero

L’Az, terzo in classifica nell’ultimo campionato, nel prossimo weekend all’esordio nel nuovo torneo olandese (quando i granata sfideranno in Coppa Italia la Cremonese), era stato abbastanza modificato in partenza dal turnover, con una farcitura anche di giovanissimi (e con la stella Teun Koopmeiners, in odor di Atalanta, entrato solo nella ripresa). Cantiere sempre aperto anche sul fronte di Juric, con 5 assenze rispetto alla Francia (gli infortunati Milinkovic, Lukic, Bremer e Ansaldi, più Aina in permesso) e un Belotti misterioso, indecifrabile nello spirito, in campo negli ultimi 25 minuti. Non esattamente l’ingresso di un torello supermotivato, visto dalla tribuna. Ma, al di là del Gallo, la partita ha messo in mostra un coacervo di buone sensazioni ed illusioni, per lunghi tratti dell’incontro, con però una pesante tara negativa, pericolosissima se pensiamo al campionato italiano. [...] Mandragora e i suoi fratelli (con l’alternanza del turnover) hanno davvero gestito a lungo il possesso, con buona volontà e atletismo. Ma quando hai ridotta qualità sulla trequarti e nessun bomber vero…

Juric, si vede la mano sulla squadra. Berisha promosso

In compenso dietro si sono visti pure i sorci verdi: con Djidji in primis, ma più di una volta anche Izzo, andati per merenda in inferiorità numerica sulle folate avversarie. Vedi le parate di Berisha (promosso, a differenza del Milinkovic di Rennes) su Gudmundsson (che ha preso anche un palo) e su Aboukhlal, 2 volte Mezzo Toro, nella formazione e nel rendimento. E la spada intera di Damocle sulla testa: il futuro del Gallo e un mercato largamente incompleto. La mano di Juric si vede eccome, nella costruzione del gioco e nella tensione al pressing alto. Ma con poca farina, anche un super panettiere finisce per impastare grissini che poi, al dunque, si rompono subito. Ahi ahi. Occhio a non essere troppo pretenziosi (e presuntuosi) con la Cremonese, please.

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