Toro-Cremonese, ai fischi Cairo scappa via

Millecinquecento paganti: cori di incitamento, tanta delusione il presidente, contestato, se ne va subito dopo la qualificazione
Toro-Cremonese, ai fischi Cairo scappa via© Marco Canoniero

TORINO - Afosissima, umidissima serata di Ferragosto. Un Toro insulso anche in 11 contro 10 per un’ora di gioco è riuscito a effettuare il primo vero tiro pericoloso in porta soltanto verso il 90’, incontrando poi un Carnesecchi in versione Superman (pure un rigore preso a Mandragora nell’extra time), ma soprattutto denunciando una pochezza di gioco e di ferocia agonistica spaventose: con, sabato, l’Atalanta in arrivo per il campionato, tra l’altro. Nel gioco non si è salvato nessuno. Anzi, sì, Rauti, il giovane attaccante, per come si è sbattuto al posto dell’infortunato Belotti (evanescente fino a quel momento) e pure per il suo rigore segnato, al dunque. E Singo, ma soltanto in alcune proiezioni offensive, perché dietro ne ha combinate parecchie anche lui. Non tre passaggi di fila azzeccati, e questo vale per tutti, contro una Cremonese (media Serie B) al contrario lucida, manovriera. (...)

Cairo scappa via

Cairo è scappato subito via, post qualificazione. «Ci sentiamo dopo al telefono»: a Vagnati nell’antistadio, salendo in auto. Ripetuti cori contro di lui, «vattene», «vendi» e via urlando. Di incitamento invece per Juric e i giocatori, con però anche fischi davanti a errori veramente... incredibili (e all’intervallo).

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