Praet: "Juric mi chiede gol e assist". Brekalo: "Toro, volevo venire qui"

Oltre ai due trequartisti presentato anche il difensore Zima: "Sogno l'Europa con questa squadra"
Praet: "Juric mi chiede gol e assist". Brekalo: "Toro, volevo venire qui"

TORINO - "Appena arrivato sono partito per la nazionale, non avevo nemmeno fatto in tempo a conocere i compagni di squadra. Ho avuto modo di farlo in questi ultimi giorni, è un gruppo molto forte e unito": Lo ha dichiarato Dennis Praet, in occasione della propria conferenza stampa di presentazione al Torino, nuova avventura che segna il suo ritorno in Italia ("Sono due anni che non parlo italiano, ma voglio provarci comunque", ha dichiarato il belga). Sul proprio ruolo, Praet afferma di poter "fare sia il centrocampista che il trequartista. Nel Belgio giochiamo col 3-4-2-1 e in nazionale ho ricoperto entrambi i ruoli, sono flessibile e posso farlo". Primo impatto con il nuovo tecnico: "Juric è un allenatore molto bravo, ama un calcio offensivo con pressing alto. Sono aspetti che mi piacciono. Ho parlato con Linetty prima di venire, mi ha spiegato il gioco del mister e mi piace molto. Linetty? Siamo amici e ci siamo tenuti sempre in contatto. Quando il Torino mi ha cercato l'ho chiamato, l'ho sentito positivo per la stagione, mi ha detto che la squadra è forte".

"Torino, grande squadra"

"Il Torino è una grande squadra - prosegue il belga - Quando ero alla Samp ricordo che con i granata avevamo sempre difficoltà, giocarci contro era complicato. Qui ci sono giocatori molto forti, c'è la possibilità di fare molto bene ed è quello che vogliamo. Nella scorsa stagione non c'è stata una trattaiva completa col Toro, il Leicester non voleva farmi partire, quest'anno è stato differente, c'è stata la possibilità e volevo venire qui. Al momento - conclude Praet - il mister mi vede trequartista dietro le punte: da me vuole qualche gol e qualche assist". 

Brekalo: "Ho avuto ansia di non riuscire a firmare"

Non solo Praet, l'ultimo giorno di mercato ha portato al Torino anche un altro attaccante: Josip Brekalo. "Voglio far bene qui al Torino e sto provando ad imparare l'italiano più in fretta possibile. Spero di riuscire a far vedere le mie qualità tecniche e aiutare la mia squadra anche facendo gol" ha detto il croato appena arrivato dal Wolfsburg. "Prima di venire qui ho parlato con Juric, essere in questo club importante è un piacere e non vedo l'ora di misurarmi con un campionato come questo: è uno step importante per la mia carriera. La mia posizione? Posso giocare sulla trequarti o da ala, sia a destra che a sinistra e il sistema di gioco del Toro mi incuriosisce, il 3-4-2-1 può aiutarmi". La testa è già rivolta alla prossima gara: "Spero di giocare già contro il Sassuolo, mi alleno duramente per convincere Juric. Pjaca? Ho un ottimo rapporto con lui, alla Dinamo Zagabria abbiamo giocato insieme e possiamo coesistere in campo: può aiutarmi ad ambientare qui a Torino". La chiosa di Brekalo è sull'ultimo giorno di mercato: "È stato molto particolare, avevo l'ansia di non riuscire a firmare in tempo: tenevo tanto a venire qui al Toro".

Zima: "Vorrei l'Europa con il Toro"

"Mi serve ancora un po' di tempo per adattarmi ma sono pronto e contento di aver potuto già esordire". Così l'altro neo acquisto David Zima, difensore arrivato dallo Slavia Praga e già in campo nella vittoria con la Salernitana. “Prima della partita Juric mi ha detto di non essere nervoso e di far vedere quello che sono sono capace di fare. Durante la partita ero tranquillo, poi l’emozione per il debutto è arrivata dopo, come è anche normale che sia”. E ancora: "La Serie A è difficile ed è un campionato di alto livello, ma voglio far bene. La trattativa con il Torino? Non so se mi hanno cercato altre squadre, ma appena è arrivato il Toro ho detto subito sì". Sugli obiettivi per il futuro: "Spero di riuscire a giocare in Europa con il Torino, anche se è presto per pensarci e devo lavorare e migliorare ancora molto. Il mio ruolo? So difendere bene e posso giocare sia a destra che a sinistra, oltre che al centro: mi cambia poco anche giocare a tre o quattro".

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