Milinkovic-Savic story, Vanja per la prima volta sfida Sergej: a testa alta

Finalmente in campo contro il fratello che ha già fatto male al Toro, il portierone granata vuole scrivere per Juric un capitolo inedito nella saga serba di famiglia
Milinkovic-Savic story, Vanja per la prima volta sfida Sergej: a testa alta

TORINO - Fratelli coltelli per un giorno. Vanja Milinkovic-Savic, portiere del Torino, e suo fratello Sergej che è invece il faro di centrocampo della Lazio hanno un bellissimo rapporto: condividono lo stesso sangue, ma pure interessi comuni come la pallacanestro. La mamma dei fratelloni è stata una cestista professionista, il papà un calciatore, tanto che entrambi sono nati in Spagna dove Nikola Milinkovic ha giocato alla fine degli Anni 90. Domani al Grande Torino si abbracceranno, quindi dimenticheranno per novanta minuti lo strettissimo rapporto che li lega per anteporre l’interesse di Toro e Lazio al vincolo famigliare.

Il Toro ha ridotto la distanza dalla Lazio

E sarà anche la prima volta che Vanja e Sergej si troveranno l’uno di fronte all’altro da inizio gara. Il biancoceleste è un punto fermo dei capitolini dal 2015, Vanja ha invece conquistato i galloni da titolare in questa stagione. E li vuole mantenere anche grazie a una prestazione convincente nella quinta giornata di campionato. Presumibile, vista la continuità con la quale Sergej sa rendersi pericoloso - con punizioni, conclusioni da fuori area e colpi di testa - che per alimentare la fiducia di Juric nei suoi confronti gli tocchi murare anche il fratello. Contribuendo così a riequilibrare la proporzione di successi e sconfitte del Toro contro la Lazio, dal 2005 in avanti (con Cairo, in 27 sfide, sono fin qui arrivate 5 vittorie, 9 pareggi e 13 ko). Rispetto alle ultime due annate, oltretutto, Vanja si trova a guardia della porta di una squadra che per valori tecnico-tattici ha indubbiamente ridotto la distanza, con gli avversari. Nel complesso la Lazio ha più qualità di un Toro che, però, con gli ultimi arrivi dal mercato e la mano di Juric ha moltiplicato le possibilità di fare male all’undici di Sarri (squalifica confermata, in panchina andrà Martusciello). Ecco, nell’ottica dell’equilibrio dei valori è un peccato, in ottica granata, l’indisponibilità di Praet (che si unisce a quella, assai probabile, di Pjaca).

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