Toro, ecco il nuovo Pjaca: due gol in 10 minuti e un affare da 6 milioni

Visto l’exploit, è vantaggiosa per i granata la cifra del riscatto concordata con la Juve, che lo aveva acquistato per 23 milioni dalla Dinamo Zagabria nel 2016
Toro, ecco il nuovo Pjaca: due gol in 10 minuti e un affare da 6 milioni

Si dovesse valutare il peso del cartellino di Pjaca attraverso la resa in gol per minuti giocati nelle ultime due gare si otterrebbe un numero a tripla cifra. Quanti calciatori possono vantare 2 reti in 10 minuti, cioè dall’ingresso in campo al timbro vincente contro Sassuolo e Lazio? Nessuno o quasi, al di fuori del croato che in granata sta rifiorendo come quando era sbocciato, all’alba della carriera: quando, come vedremo, era arrivato a valere 23 milioni. Ora il Toro, realizzando un indubbio affare, a fine stagione lo potrà riscattare per circa 6.

Pjaca, incanta all'Europeo 2016 e viene preso dalla Juve: poi gli infortuni

Bisogna tornare indietro di poco più di cinque anni: Pjaca, reduce da due annate con 19 reti con la Dinamo Zagabria, viene convocato dal ct Ante Cacic per l’Europeo del 2016. Rassegna nella quale incanta, da subentrato contro Turchia e Portogallo (sono i lusitani a eliminare i croati), da titolare contro la Spagna. Un percorso, quello dell’attaccante esterno allora appena 21enne, che induce la Juve a concorrere all’asta per il suo acquisto. Vinta dai bianconeri che corrispondono al club di Zagabria appunto 23 milioni. L’ambientamento nel campionato italiano, già complicato da una infiammazione alla testa del perone che lo esclude dai giochi da metà ottobre a metà dicembre, subisce lo stop definitivo a marzo, quando Pjaca si rompe il legamento crociato del ginocchio destro in un’amichevole disputata con la Nazionale in Estonia. Un gravissimo infortunio, al quale nel marzo del 2018 ne seguirà un altro parimenti tostissimo da superare: nuova rottura del legamento crociato anteriore, questa volta del ginocchio sinistro. In totale, tra il primo e il secondo ko, il croato resterà lontano dal campo per più di 400 giorni.

Pjaca trova sulla sua strada Juric, ed è decisivo nei successi di questo Toro

[…] Quando il meglio della carriera sembra alle spalle, e il talento asciugato dalla serie nera di problemi fisici, ecco che sulla strada di Pjaca si palesa Juric. Connazionale dell’ex del Genoa che da subito ha saputo toccare le corde giuste, all’attaccante. Il quale fin dalle prime battute, cioè nei test di mezza estate contro Rennes e Az Alkmaar, ha fatto intravedere potenzialità non comuni. Che si conoscevano, ma che si temeva appunto fossero state, se non proprio cancellate, comunque assai limitate dai suddetti problemi legati soprattutto alle ginocchia. Di tutto questo Juric ovviamente era ed è consapevole, tanto che assieme allo staff medico granata ha studiato piani di allenamento tali da gestire un atleta di cristallo. E che per la prova contro la Lazio è stato a lungo in dubbio: fino a 48 ore dalla partita la sua presenza nell’elenco dei convocati era decisamente in bilico, ma il tecnico, sempre procedendo di comune accordo con i medici del Torino, lo ha poi potuto portare almeno in panchina. Dalla quale Pjaca si è alzato al 28’ della ripresa per fare il suo ingresso al posto di Brekalo, l’altro esterno offensivo sempre di nazionalità croata consegnato nel corso dell’estate a Juric. Il tempo di capire dove posizionarsi, e già al 31’ raccogliendo uno splendido cross dalla destra di Singo l’ex bianconero ora del tutto granatizzato ha incornato fulminando l’incolpevole Reina. I due punti persi, che si sommano a quello o quelli rimpianti contro l’Atalanta (il Toro ha demeritato soltanto a Firenze), non sporcano per nulla la prodezza di Pjaca.

Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...