Torino-Juve, Pulici: "Juric ha resuscitato la grinta del Toro"

L'ex granata ha ricordato il suo storico gol contro Zoff 49 anni fa: "Classifica pari come nel '72: pallonetto, trionfo. Belotti, dove vai? Resta qui"
Torino-Juve, Pulici: "Juric ha resuscitato la grinta del Toro"© Paolo Pavan

TORINO - «Questo particolare non lo ricordavo».

È così, Pupi. Ultima volta a pari merito in classifica prima di un derby: novembre 1972, quinta giornata, 2 a 1 per il Toro.

«Vero: la mia doppietta e quel pallonetto da 40 metri a Zoff».

Due reti di sinistro, una cartella da fuori e quel colpo di genio: aveva 22 anni, i giornalisti la chiamavano
“il piccolo Riva”. Quella prodezza dopo una fuga infinita in contropiede sarebbe diventata storica.

«Ed è esattamente da quel gol che cominciai a capire quanto la curva Maratona fosse la mia bussola in campo. Mi aiutò a segnare. Ricordo la corsa che non finiva mai. Alle spalle sentivo la Maratona con le sue urla che mi spingeva verso la porta di Zoff. Lo segnai insieme ai tifosi, quel gol. Corner di Causio sotto la Maratona, Castellini rinvia, Agroppi prende palla e mi lancia. Via, scatto velocissimo palla al piede, infine scorgo Zoff uscito molto fuori dalla porta: un suicidio. Pallonetto perfetto da 40 metri e trionfo».

I complimenti a Juric

Si porto? a casa il pallone per regalarlo alla sua bimba ancora piccolina, Patrizia: siamo andati a rileggere la sua intervista dell’epoca.

«Che meraviglia».

Si?: 49 anni fa.

«Io, per dare l’idea dei valori che c’erano dentro a quei derby, dicevo che noi giocavamo per i lavoratori della Fiat, non per i padroni. Decenni dopo avrei scoperto una statistica che mi fa un grandissimo piacere: vinsi il mio 1° derby, persi il 2°, poi ne seguirono 17 senza sconfitte. Parlo dei derby con me in campo. In tutto ne ho disputati 26: ci sono stati anche i pareggi, dunque non ne ho persi tanti... Pazzesco. Un altro mondo, rispetto a questi decenni. Pero? adesso Juric ci sta restituendo un Toro».

Vero, si?. E’ d’accordo anche lei, dunque.
«Si?. Pressing, ferocia, intensita?, aggressivita? dall’inizio alla fine, anche cuore. Fa piacere tifare per un Toro cosi?, ci vedi attorno tante speranze. E’ anche bello vederlo. Per me, alla tv: fino a pochi minuti prima staro? dietro ai miei bambini della Tritium, dovro? fare le corse per arrivare in tempo. L’anno scorso vidi pochissime partite. Smisi presto perche? ogni volta si sapeva come sarebbe finita: i giocatori sparivano e veniva fuori la solita sconfitta. Ai miei tempi, pur di far risultato contro la Juve, lasciavamo anche il sangue in campo, vista la grinta che ci mettevamo. E parlo di sangue vero, perche? erano sempre battaglie quei derby. Poi passano 40 o 50 anni e vedi che nel Toro gioca gente che a un certo punto sparisce: che roba brutta. D’altra parte io non riesco nemmeno a concepirlo un Toro che debba lottare per evitare la B. E invece negli ultimi 2 anni questo abbiamo visto. Ma Juric, vivaddio, ora ha trasmesso qualcosa di Toro. E’ riuscito a creare una reazione nel gruppo, e? un primo passo gia? molto importante. Bravo, complimenti. Avanti cosi?. Pressing, gioco, grinta, attaccamento. Si vede tutta un’altra mentalita?. Ora, per favore, torniamo almeno a disputare un campionato senza la paura di retrocedere e senza giocare male. E con qualche gioia bella grande».

Juric e? piaciuto subito per il suo coraggio in campo, ma anche fuori. A fine agosto attacco? Cairo e Vagnati sulle promesse non mantenute e cosi? si e? fatto prendere 3 giocatori negli ultimi 2 giorni di mercato.

«Juric si e? subito messo davanti a tutti. E’ come se avesse detto alla societa?: okay, metto io la faccia, pero? voi dovrete portarmi rispetto e mantenere le promesse, perche? altrimenti non c’e? futuro. Per cui poi ha fatto bene a dire quelle cose per il bene del Toro, quando si e? sentito tradito». 

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