Il tabellino marcatori di Torino-Genoa è valso quale sostanziale eccezione, all’interno di un campionato nel quale i granata hanno colpito spesso e volentieri con gli uomini subentrati dalla panchina. Contro i rossoblù le reti hanno portato la firma di Sanabria, Pobega e Brekalo, cioè tre giocatori schierati da Juric fin dal primo minuto (soltanto a Venezia - gol ancora di Brekalo - non avevano segnato i “panchinari” come successo venerdì). In precedenza, nelle prove in cui il Toro ha fatto gol - tutte escluse il derby e la trasferta di Napoli - si era avuta una netta maggioranza di marcatori subentrati. Fin dal vagito della stagione: in casa contro l’Atalanta del temporaneo pareggio era stato protagonista Belotti (subentrato a Sanabria), prima della stoccata decisiva dell’atalantino Piccoli. Stesso discorso alla seconda partita, l’unica steccata sotto ogni punto di vista, dai granata.
Al Franchi di Firenze il gol della flebile speranza (il 2-1 a un minuto dal 90’) era stato infilato da Verdi (dentro al posto di Linetty). Nel poker alla Salernitana il giocatore inizialmente in panchina, ma dalla quale si è alzato per arrotondare il punteggio (ha siglato il 3-0, prima del poker di Lukic), è stato Pobega (sempre dentro per Linetty). E si arriva alle incursioni di Pjaca: l’attaccante esterno è entrato in battaglia a Reggio Emilia contro il Sassuolo al 32’, e dopo 6’ ha infilato alle spalle di Consigli il pallone da tre punti, quindi ha quasi dimezzato i tempi contro la Lazio: dentro al 28’, al 32’ ha battuto Reina (peccato che nei minuti di recupero Immobile avrebbe trasformato il rigore del pari). Il trend, come detto, è stato interrotto a Venezia dove a segnare è stato il titolare Brekalo, con Juve e Napoli per assenza di gol, quindi in casa contro il Genoa. Resta comunque evidentemente corposo, il contributo da parte di coloro che Juric decide di inserire a partita avviata: 5 su 12, le reti dei “panchinari” granata in questa Serie A.
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