Toro, tra Covid e colpi di scena. Juric carica: Noi più forti di tutto

Granata condizionati dalle assenze tra i titolari. Appena 7 gli allenamenti in 17 giorni, 4 negli ultimi 10. Ma il tecnico scuote il gruppo: andiamo oltre anche col cuore
Toro, tra Covid e colpi di scena. Juric carica: Noi più forti di tutto© sportinfoto

TORINO - Juric deve anche sfogliare la rosa dei tamponi, per poi provare a spogliare la Viola: stamane nuovo giro di controlli per tutti, per fortuna nessun nuovo positivo ieri. Non scendono in campo dal 22 dicembre, i granata: Inter- Torino 1 a 0. Giocheranno per forza, oggi pomeriggio: come potranno, in un giorno sicuramente sbagliato per il pubblico, poi chissà nel risultato. Juric corregge subito, comunque: bisogna cercare di giocare così come dovremmo giocare sempre. Intensità e cuore una voglia di più, ma possibilmente anche col cervello lucidato, per ridurre il gap. Se l’allenatore si fosse aggrappato agli alibi e ai piagnistei al Filadelfia, la sconfitta sarebbe già scritta: entrerebbe in campo una squadra anche sfiduciata, oltreché allentata nei muscoli e nelle gerarchie di formazione. Il tecnico sta ricaricando le pile delle motivazioni al gruppo, dopo lo sconfortante giro di giostra medico-legale di questo inizio anno (dal focolaio Covid alla quarantena imposta dall’Asl, dall’intervento del Tar allo spostamento in data odierna della partita “impossibile”). Sei giocatori (di cui quattro titolari) più due membri dell’ampio staff di Ivan erano risultati contagiati di ritorno dalle vacanze natalizie a Torino, man mano nelle ultime due settimane. [...]

La carica di Juric

[...] Ivan ha chiesto ai suoi, preparando la partita come poteva, l’ardore della simil-normalità di questi mesi, però con l’aggiunta di una ferocia agonistica figlia anche di tutti questi colpi a tradimento (i contagi) e di scena (il Tar). Una reazione con attributi al quadrato, insomma. All’andata il Toro giocò una delle sue 2 peggiori partite del campionato (2 a 1 a fine agosto; a novembre, Spezia-Toro 1 a 0). Tamponi permettendo, vedremo una formazione chiamata a un’impresa: portiere più portiere meno, e via via ragionando per ogni reparto. Solo nel primo pomeriggio, post tamponi, Ivan saprà con certezza chi poter schierare titolare e chi in panca. Italiano ha a disposizione il neoacquisto Ikoné, ma anche il rimpianto di Piatek che già c’è, ma non c’è ancora. Molto più coerenti Cairo e Vagnati: per (ri)cominciare nessun rinforzo come sempre, così il loro allenatore non viene distratto. Caro Ivan, arrangiati: è solo da 2 mesi che imploravi un banalissimo mercato di gennaio. Nel senso di: comune. Ma è la normalità del Torino Fc, questa.

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