Torino-Sassuolo, le pagelle: molto bene Mandragora, male Milinkovic

Bremer annulla Scamacca ma è stato ammonito ed era diffidato: non ci sarà a Udine. Praet inizia bene ma poi cala alla distanza
Torino-Sassuolo, le pagelle: molto bene Mandragora, male Milinkovic© Getty Images

TORINO - Ecco le pagelle del Torino dopo l'1-1 di ieri contro il Sassuolo che ha impedito alla squadra di Juric di ottenere la terza vittoria consecutiva.

La difesa

MILINKOVIC SAVIC 5.5 Sempre uno spettacolo vederlo giocare con i piedi, ma - dopo una partita quasi da spettatore - sul gol si muove tardi e avventatamente verso Berardi, sguarnendo l’area piccola e lasciando incustodita la porta a Raspadori.

ZIMA 6.5 Sveglio e disinvolto. Spesso si sposta in avanti con grande autorevolezza. È un giovane che continua a crescere senza sentire le pressioni. Sulla strada giusta, sicuro, per diventare un giocatore importante. E poi ha ancora un largo margine di miglioramento. Peccato per una bella occasione di testa sprecata.

BREMER 6.5 Delizioso quando tocca il pallone, roccioso quando deve fermare gli avversari, potente di testa: colpisce una traversa nella ripresa. Che pretendere di più? I tifosi gli hanno anche dedicato un coro, a tratti assordante, nonostante sappiano che il brasiliano è destinato ad andare a giocare altrove, in Champions. Però sta dando tutto, anche di più e la gente lo ha capito. Peccato l’ammonizione che gli farà saltare Udine e peccato, soprattutto, che per la smania di cercare il gol sino alla fine si trasformi quasi in centravanti dimenticandosi di difendere negli ultimi minuti. La sua assenza nel contropiede fatale è grave. Altrimenti sarebbe stato da 8.

RODRIGUEZ 6 Non riesce a fermare Berardi quando il giocatore del Sassuolo parte nell’azione del pari. Ma non doveva essere lo svizzero a trovarsi ultimo uomo. Però in qualche modo avrebbe dovuto opporsi, a costo di fare un fallo tattico da cartellino. Peccato: aveva disputato una partita ordinata con un pregio grande e grosso: quello di far salire la squadra.

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Il centrocampo

SINGO 6 Spinge sempre molto, affonda, si rende pericoloso, di testa fa l’assist a Sanabria. Però in un paio di circostanze ha l’occasione per tirare e non lo fa. Perché? Contribuisce pure lui in negativo alla dinamica del pari, rientrando tardi senza riuscire a buttare in corner la palla in un primo momento frenata da Rodriguez

LUKIC 7 È diventato un giocatore completo, indispensabile. E quando si diventa così importanti significa che si sta cambiando marcia e non si è più un giocatore qualsiasi. Lui è tanto Toro. Sempre vicino ai compagni in difficoltà che quando lo vedono tirano un sospiro di sollievo e gli consegnano subito il pallone.

MANDRAGORA 7.5 Una prestazione strepitosa. Se Juric il giorno prima in conferenza voleva pungolarlo, ci è riuscito: eccome. Prestazione eccezionale. E quel palo che ha colpito con un potente tiro da oltre 25 metri si sta ancora muovendo adesso, forse stanno aspettando un falegname per fissarlo. L’impressione, dalla tribuna, è che Juric non avrebbe dovuto toglierlo. Pobega (25’ st) 6 Meno positivo del solito. Entrare a partita in corso, forse, non lo aiuta. Si sbatte come sempre, anche se con meno piglio.

VOJVODA 6.5 Sempre tambureggiante, non ha sbagliato niente. Sulla sinistra fa quello che vuole e mette in mezzo diversi palloni invitanti: ha definitivamente abbandonato la precarietà. 

PRAET 6 Il suo tocco è sempre delizioso come quella palla, nel primo tempo, scodellata (chissà come) per Sanabria. Poi però cala un po’ e si perde. Baselli (40’ st) ng entra e ci si stupisce in positivo nel vederlo conquistare un pallone e farsi fare un fallo. Poi nel finale si dissolve di nuovo: diciamo che è anche molto sfortunato.

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L'attacco e Juric

BREKALO 6.5 Protagonista nell’azione del vantaggio. A inizio ripresa splendida la punizione sulla testa di Sanabria: una finezza. Ma non è la sola cosa bella che ha messo in campo. Il croato ha fatto ammattire i difensori del Sassuolo dall’inizio alla fine con dribbling, scatti e penetrazioni. Le sue gambe vanno più veloci di testa e palla, a volte è davvero impressionante. Peccato sempre quel pizzico di concretezza che gli manca al momento del dunque. Manco lui meritava di essere sostituito. Pjaca (25’ st) 5.5 Nel finale non sfrutta una bella occasione per il 2-1, allargandosi troppo e calciando un pallone innocuo per Consigli.

SANABRIA 6.5 Si divora un gol al 33’ del primo tempo: ha solo da spingere il pallone in rete con la porta spalancata da due passi e invece spara sul portiere. Bello il suo gol di testa, dopo una prima incornata sciupata. Nella ripresa colpisce, sempre di testa, la traversa e spara alto un’altra favorevole occasione. In casa è sempre un fattore, adesso deve svoltare anche lontano dal Grande Torino.

ALL. JURIC 6.5 Se il Toro avesse vinto sarebbe stato da 9. Ma due minuti di “follia” non possono cancellare lo spettacolo che hanno offerto i granata. Certo che negli ultimi minuti il croato era molto nervoso, troppo, e infatti è stato prima ammonito e poi espulso per proteste a match già finito. Magari qualche consiglio ai difensori di non spingersi in avanti ci poteva stare, nel finale. Però vedere la sua squadra è una goduria.

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TORINO - Ecco le pagelle del Torino dopo l'1-1 di ieri contro il Sassuolo che ha impedito alla squadra di Juric di ottenere la terza vittoria consecutiva.

La difesa

MILINKOVIC SAVIC 5.5 Sempre uno spettacolo vederlo giocare con i piedi, ma - dopo una partita quasi da spettatore - sul gol si muove tardi e avventatamente verso Berardi, sguarnendo l’area piccola e lasciando incustodita la porta a Raspadori.

ZIMA 6.5 Sveglio e disinvolto. Spesso si sposta in avanti con grande autorevolezza. È un giovane che continua a crescere senza sentire le pressioni. Sulla strada giusta, sicuro, per diventare un giocatore importante. E poi ha ancora un largo margine di miglioramento. Peccato per una bella occasione di testa sprecata.

BREMER 6.5 Delizioso quando tocca il pallone, roccioso quando deve fermare gli avversari, potente di testa: colpisce una traversa nella ripresa. Che pretendere di più? I tifosi gli hanno anche dedicato un coro, a tratti assordante, nonostante sappiano che il brasiliano è destinato ad andare a giocare altrove, in Champions. Però sta dando tutto, anche di più e la gente lo ha capito. Peccato l’ammonizione che gli farà saltare Udine e peccato, soprattutto, che per la smania di cercare il gol sino alla fine si trasformi quasi in centravanti dimenticandosi di difendere negli ultimi minuti. La sua assenza nel contropiede fatale è grave. Altrimenti sarebbe stato da 8.

RODRIGUEZ 6 Non riesce a fermare Berardi quando il giocatore del Sassuolo parte nell’azione del pari. Ma non doveva essere lo svizzero a trovarsi ultimo uomo. Però in qualche modo avrebbe dovuto opporsi, a costo di fare un fallo tattico da cartellino. Peccato: aveva disputato una partita ordinata con un pregio grande e grosso: quello di far salire la squadra.

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