Torino, Maspero: "Con certi valori ogni impresa diventa possibile"

In un derby giocato oltre venti anni fa, segnò il gol del 3-3 e poi fece una buca sul dischetto prima che Salas sbagli il rigore del 4-3
Torino, Maspero: "Con certi valori ogni impresa diventa possibile"© LAPRESSE

TORINO - "Sì, il telefono squilla sempre un po’ di più quando si avvicina un derby... E’ una costante. Nella settimana pre derby c’è sempre il ricordo di quel clamoroso 3-3, della buca. Anche perché vengono fuori tutti gli ex granata o juventini che dicono: “meno male non giochi”; e quelli del Toro che dicono “che sfortuna che non ci sei più”. Fa piacere questo rituale, ma a me fa più piacere ricordare che ho fatto il 3 pari sotto la Maratona...".

Un gol mica tanto facile, tra l’altro. "In scivolata e di destro, che non è il mio piede. No, non è stato facile. Ci ho creduto, come tutta la squadra. Perché dopo il 3-0 del primo tempo, può anche essere che la Juve abbia mollato, ma noi abbiamo dato una grande spinta".

Il torello bianconero a fine primo tempo quanto ha inciso? "Io ero in panchina con Ferrante ed eravamo arrabbiati: "Questi ci stanno prendendo per il culo!". Ma nello stesso tempo dentro di noi sapevamo di essere un gruppo forte che aveva dei valori importanti, delle qualità importanti. E allora nell’intervallo senza neanche troppe parole... Perché quando sei sotto 3-0 le parole non servono. Però ci siamo guardati e ci siamo detti con grande serenità di andare in campo e tirare fuori gli attributi: per noi e per i nostri tifosi. Una umiliazione così non era gradita a nessuno. Noi avevamo preparata una partita per essere attenti e cercare di colpirlo quando loro magari si sbilanciavano. Pensavamo di giocarcela con attenzione e attesa, altro che tre gol a zero...". 

In quella grande impresa, chi ci ha messo più carica e carisma? "Tutti. Perché Bucci era uno che ne trasmetteva di energia! In alcuni momenti anche negli allenamenti bisognava girargli alla larga... Luca bisognava prenderlo bene perché aveva una carica agonistica impressionante. Fabio Galante per quanto potesse sembrare uno sbarazzino, era uno che in campo non mollava di una virgola. Delli Carri uguale, De Ascentis... Tutti: non molavano niente. Giocatori importanti. Per non parlare del capitano, Asta: il trascinatore" [...]

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