Singo, il Tottenham di Conte sfida l'Arsenal per l'esterno del Toro

Juric rischia di perdere non solo Belotti, Bremer e Pobega. Il tecnico degli Spurs e Paratici insistono così come i Gunners: Cairo pregusta un’altra asta alla quale partecipano anche Milan, Inter e Juve
Singo, il Tottenham di Conte sfida l'Arsenal per l'esterno del Toro© /Ag. Aldo Liverani Sas

TORINO - Non è la prima volta che lo facciamo presente. Ma siccome dall’ultima sono già passate un paio di settimane (vigilia del derby: mire di mercato juventine) e dalla prima addirittura quattro mesi (inizio novembre: la notizia dell’interesse Tottenham), forse è il caso di tornare a ricordarlo. Il Toro dell’anno prossimo - quello che nelle mani di Juric dovrebbe finalmente dare un senso di prospettiva a questa stagione di transizione - rischia di perdere non soltanto la sua spina dorsale attuale, e cioè l’asse Bremer-Pobega-Belotti. Anche un’ala potrebbe volare via, quella che di solito sfarfalla sulla corsia di destra: Wilfried Singo. E se le motivazioni per le prime tre perdite, a furia di ripeterle, sono ormai di fatto state inserite nella ragion di stato istituzionalizzata da Cairo, al punto da suonare quasi ineluttabili per i tifosi, il discorso relativo al giovane ivoriano è ben più preoccupante. Perché mettere in preventivo anche la sua perdita significherebbe dare una bella (cioè brutta) botta già in partenza alle ambizioni più o meno sbandierate per il futuro che l’allenatore croato dovrebbe essere chiamato a programmare e gestire (...)

Conte folgorato da Singo

(...) Singo è legato al club granata fino al 2023, ma di fatto è un ‘24, perché la società si è riservata un’opzione unilaterale di prolungamento per un’altra stagione: che ovviamente verrà quanto prima esercitata, per tenerne alta la quotazione. Il problema è: fino a quanti (altri) milioni può risultare sostenibile per Cairo questa tentazione extra, dopo quella già di fatto ratificata per Bremer? I 15 che facendo una stima sommaria vengono generalmente attribuiti al ragazzo sono pochi, considerando quanto possa diventare un giocatore importante, forse devastante, specie in quel ruolo di esterno a tutto campo oggi considerato fondamentale. Non sta vivendo un periodo brillante, condizionato com’è da una pubalgia che gli provoca fitte fastidiose tra inguine e interno coscia e spiega almeno in parte le sue difficoltà, se non di corsa, almeno di postura nell’esecuzione di recente molto rivedibile dei cross. Atleticamente non si risparmia mai, anzi, tanto da mettere a rischio le coronarie di compagni, tecnico e tifosi ogni volta che salta in alto e spesso cade rovinosamente, e pericolosamente, sul campo. Malgrado ciò, o forse proprio facendo leva sull’opportunità di tirare sul prezzo stante la congiuntura di rendimento non esaltante, per lui è tornato adesso alla carica Antonio Conte. Colui che da Singo rimase folgorato sul prato di San Siro il 22 novembre 2020, quando il Toro mise addosso all’Inter poi campione d’Italia una bella strizza, andando avanti di due gol prima di essere rimontato e ribaltato. Già lo conosceva, e lo apprezzava, ma quel pomeriggio se lo vide sfrecciare davanti alla panchina avanti e indietro come un ossesso, e rimase impressionato. Per giunta, se oggi c’è la pubalgia, allora c’erano i postumi del Covid, quindi nemmeno in quella circostanza il terzino stava in forma smagliante. Eppure. 

L'asta per Singo

Così non stupisce registrare adesso - come in Inghilterra riporta anche Cbs Sport - le nuove avances del Tottenham nei suoi riguardi. L’unica riserva, semmai, sono le turbolenze che stanno facendo sussultare la casa degli Spurs dopo l’inopinata eliminazione in FA Cup per mano del Middlesbrough (squadra di Championship), seguita a una sconcertante serie di alti e bassi in campionato (7ª posizione, deludente) e alle polemiche, in salsa juventina, connesse all’ingaggio di Kulusevski e Bentancur che hanno messo nel mirino di parte della tifoseria e della critica anche l’inseparabile dirigente Paratici. Insomma, prima di prendere Singo o chiunque altro, Conte e il suo staff devono rinsaldare presente e futuro al Tottenham. A maggior ragione non va sottovalutata la seconda candidatura proveniente adesso dalla Premier: quella dell’Arsenal, che si accoda alle milanesi e alla solita Juve in Italia. I tifosi del Toro sperano che a Cairo - e all’agente del giocatore: lo stesso di Nkoulou - non sia già venuta l’acquolina in bocca in vista di un’asta (per cartellino e ingaggio) che si aggiungerebbe a quella auspicata per Bremer (...)

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