Il Toro crea di più del Bologna ma sbaglia i gol e finisce 0 a 0

Predominio dei granata, due grandi parate di Skorupski, ma anche occasioni sprecate: la squadra di Juric gioca meglio, ma continua ad avere il problema del gol. Mihajlovic, 5 cambi per tentare di vincere. Il Toro uno solo
Il Toro crea di più del Bologna ma sbaglia i gol e finisce 0 a 0© /Ag. Aldo Liverani Sas

Finisce in parità senza reti Bologna-Torino, con le occasioni più grandi di marca granata (almeno due parate super di Skorupski). A lungo ragionata e con un più evidente predominio territoriale l’azione del Toro, tendente invece alla ripartenza rapida la manovra dei rossoblù. Juric non trova la vittoria scaccia-periodaccio (un punto nelle 4 partite precedenti a quella col Bologna). Mihajlovic porta a casa un punto comunque meritato (gli errori dei granata sottoporta non sono certo un problema suo!), dopo aver tentato con 5 cambi in sequenza di ribaltare gli avversari nel secondo tempo, a sorpresa. Per Juric, invece, la scelta di una sola sostituzione, per giunta all’85’ (Sanabria per Belotti).

Il primo tempo, con Ricci all’esordio dal primo minuto a centrocampo e Pobega trequartista in coppia con Brekalo dietro a Belotti, vede un Toro capace a lungo di tenere a bada il Bologna, sfiorando ripetutamente l’occasione del vantaggio. Gioca a tratti anche bene la squadra rossoblù con Barrow pivot e Orsolini e Sansone a cercare varchi sulla trequarti, con De Silvestri sporadicamente pungente sulla fascia destra. Tuttavia le chance più pericolose sono granata, manovre alla mano. Da un diagonale a lato già al 7’ di Bremer allo scompiglio creato subito dopo da Singo, sino alle clamorose palle gol intorno al 29’, in 30 secondi: con Skorupski dapprima bravo ma anche un po’ fortunato a deviare in angolo una staffilata al volo di Singo dal limite, poi autore di una parata angelica su un colpo di testa di Djidji. Nessun reale pericolo per Berisha, invece, titolare al posto dell’infortunato (e non in forma) Milinkovic-Savic, a parte due occasioni per Svanberg al tiro (deviazioni da brivido di Singo e Rodriguez, sulla traiettoria) e una su un un cross radente di Barrow.

Ma è soprattutto nella ripresa che emerge, una volta di più, una problematica non certo inedita per il Toro: la difficoltà ciclica a buttare la palla in porta a due passi dal portiere avversario, ma prima ancora anche ad azzeccare l’ultimo passaggio decisivo, in situazioni particolarmente vantaggiose. Il tiro sul palo esterno di Brekalo al 47’ e il colpo di testa sbagliato da Pobega al 64’ (oltretutto in anticipo su Belotti, ben appostato) sono la punta dell’iceberg. Come le scivolate vane quasi davanti alla linea di porta di Belotti e Brekalo, su un assist di Singo (71’). La partita è piacevole, i granata nel complesso sono maggiormente padroni del campo e del gioco, il Bologna comunque non molla un pallone, ci mette voglia e grinta (fin leonino, Medel!): e, quando possibile, anche qualità. Dopo un tiro di De Silvestri sull’esterno della rete, al 74’ la prima parata di Berisha (sempre sicuro) su una conclusione ravvicinata di Hickey. Miha cambia molto. strada facendo; presto i 5 cambi, in testa Falcinelli e Soriano. Ben più tardi Juric vara la prima e unica sostituzione: Sanabria per Belotti all’85’. Entrambe le squadre sino all’ultimo cercano di superarsi: più tra geometrie ragionate il Toro, con ripartenze rapide il Bologna. Finisce in parità: restano rimpianti soprattutto tra i granata, nel dopopartita. Ancora una volta.

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