Segnale Toro, Juric prepara il ritiro estivo: i dettagli

L'allenatore granata pensa di restare e programma il futuro: i giocatori si ritroveranno ad inizio luglio e si alleneranno in Austria, prima a Bad Leonfelden e poi a Waidring
Segnale Toro, Juric prepara il ritiro estivo: i dettagli© LAPRESSE

TORINO - Che Juric abbia voglia di rimanere è chiaro da tempo, anche se il tecnico intende portare a casa un bel pacchetto di garanzie prima di accantonare tutte le possibili remore, i possibili dubbi. Pagare moneta, vedere cammello: il succo è questo, anche se non riguarda certo lo stipendio già più che lauto di Ivan (2 milioni netti a stagione), ma la disponibilità di Cairo a operare sul mercato con la giusta ambizione, per confezionare una rosa all’altezza di agognati miglioramenti. Nonché in tempo utile, altra questione non certo secondaria (non più con ingaggi in extremis confezionati disperatamente a fine agosto, insomma: e ben si sa quanto sia utile per un allenatore cominciare a lavorare con il grosso della rosa già durante il ritiro estivo).

Il segnale

Che Juric abbia voglia di rimanere è chiaro non solo se guardiamo alle sue parole: da qualche settimana lo ripete, già disegnando a voce nelle conferenze propositi, indicazioni, obiettivi e speranze. C’è però poi un altro aspetto, assolutamente concreto, che rafforza la tesi: l’organizzazione del ritiro estivo. Da tempo, infatti, il Torino (inteso come società) ha operato per assecondare le scelte di Juric per luglio. Come già ai tempi veronesi (primo anno), Ivan ha chiesto e ottenuto di lavorare in altura in Austria. E negli ultimi giorni le indicazioni sono divenute realtà con il definitivo via libera del tecnico: i giocatori si ritroveranno a inizio luglio, quindi dopo qualche giorno si trasferiranno a Bad Leonfelden, a due passi dalla Repubblica Ceca. Un paio di settimane di duro lavoro, quindi il rientro a Torino e qualche giorno di riposo. A seguire il ritorno in Austria, ma stavolta a Waidring, a ovest di Salisburgo, stavolta al confine con la Germania: un’altra settimana abbondante di lavoro. Il tutto, con amichevoli internazionali dalla difficoltà crescente sin dalla prima fase (il clou, comunque, si materializzerà nella seconda parte del ritiro all’estero). Un allenatore sul piede di guerra (e quindi di partenza) non avrebbe già dedicato tante attenzioni, tempo, discussioni ed energie a una programmazione ancora lontana, oggi, in vista della prossima stagione. Juric sta dunque andando avanti col suo passo veloce e il suo decisionismo scolpito nella roccia. Pretende nuove garanzie, però. E le chiede, prima che a Vagnati, a Cairo, il motore di tutto nel Torino Fc. Che, come già in passato, è stato di nuovo oggetto, ieri durante la tappa quotidiana del Giro d’Italia, di una contestazione ad personam: diversi gli striscioni esposti a Torino, sulle strade battute dai ciclisti, con insulti e inviti a cedere la società.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...