Toro, Cairo garantisce acquisti di qualità. Juric: "Summit ok"

Vertice di tre ore tra il patron granata e l’allenatore, che ha ribadito la necessità di 10 rinforzi per inseguire la qualificazione a una Coppa
Toro, Cairo garantisce acquisti di qualità. Juric: "Summit ok"© LAPRESSE

TORINO - Fuma, Juric. Ma qua e là gli è fumata la testa, in 3 ore di summit. In tema, si può dire che alla fine la fumata è stata bianca. Ora, però, si tratta di sperare che la montagna (Cairo + Vagnati = effetti speciali?) non partorisca topolini alla Warming: manco uno, please. Vuoi l’Europa? Pagare moneta. Come per i cammelli. A tal proposito, va subito detto che Ivan (a Milano per parlare di Torino: come sempre) non si è presentato negli uffici della Cairo Communication in corso Magenta con al seguito le truppe cammellate. Però con il suo agente sì: Riso, che è anche uno dei procuratori italiani più noti e influenti. Ordunque, summit doveva essere e summit è stato.

All’arrivo, intorno alle due meno un quarto del pomeriggio, Juric è parso (relativamente) rilassato: con in mano un taccuino bello grande. Sempre utile prendere appunti. Sia prima degli appuntamenti che contano, per poi ricordare i passaggi chiave da toccare e le domande ad hoc da formulare. Sia durante, per mettere nero su bianco i concetti fondamentali della discussione, programmi e nomi, nomi e programmi, cifre, cifrone e cifrette, e pure qualche frase magari degna della rubrica “le ultime parole famose”. Meglio evitare di affidarsi soltanto alla memoria, insomma, soprattutto se in certi momenti occorre anche far di conto, oltreché tirar giù una lista di obiettivi di mercato: prime scelte, seconde scelte, poi appunto i topolini. Mancava soltanto la ceralacca del notaio, insomma. E sereno è anche uscito dal summit, Ivan: come all’inizio.

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