Il primo Toro "affonda" nella ripresa ma che gol Horvath all'Eintracht

Non basta la settimana in più di preparazione dei tedeschi a giustificare l'uscita di scena dei granata che comunque mostrano un buon gioco. Milinkovic evita il poker, Horvath fissa il 3-1
Il primo Toro "affonda" nella ripresa ma che gol Horvath all'Eintracht© LAPRESSE

INVIATO A BAD WIMSBACH - Se Juric ha tanto da lavorare, Vagnati deve sdoppiarsi. Certo, sempre se Cairo gli consenta di chiudere alcune tra le varie trattative impostate. Davvero troppo debole, questo Toro, guardando a quello che due mesi fa ha chiuso il campionato al decimo posto. Nel primo tempo i granata tengono e per numero di occasioni fanno pari con l’Eintracht, ma nella ripresa - con Juric che ne cambia quattro all’inizio e altrettanti al 15’, e Glasner che invece tra le due frazioni li sostituisce tutti - emerge lampante la differenza di valore tra le due squadre.

GRAN TOURE Il primo guizzo è di marca granata: al 4’ Lukic imbecca Radonjic che con una conclusione radente impegna Trapp in una respinta con i piedi. Cinque minuti dopo arriva il gol dell’Eintracht: botta pazzesca di Toure dopo una discesa favorita anche dalla mancata copertura del neo attaccante esterno serbo del Torino e vantaggio dei tedeschi. Il Toro, pur gravato nelle gambe da giorni di intenso ritiro, pure grazie alle continue stimolazioni dalla panchina di Juric ha la forza per reagire: al 29’ Lukic è preciso su calcio di punizione, Buongiorno colpisce di testa ma Trapp è ancora reattivo e sventa (quindi il difensore non imprime forza con la successiva conclusione di piede). Occasioni pari al 35’: un probabile fallo di Izzo non viene fischiato e Borre si ritrova, pur defilato, davanti a Berisha, ma il suo pallonetto termina alto.

BEL GOL Nella ripresa i granata escono completamente di scena, e non è sufficiente la settimana di preparazione in più della squadra di Glasner per giustificare la supremazia tedesca. La forbice - troppo ampia pur tenendo conto che l’avversario è detentore dell’Europa League - è tecnica prima che fisica. Supremazia che si concretizza con i gol di Lindstrom (2’) e Alario (18’): buon per il Toro che al 36’ Milinkovic sia pronto nel deviare un tiro scoccato ancora da Lindstrom evitando il poker. A rendere meno amaro il ko arriva, al 38’, il gol di Horvath con un preciso interno destro: l’ungherese è servito da Adopo, protagonista di una bella discesa. Dopo aver subito la terza rete il Toro si è ridestato, ma anche sfruttando la pancia piena dell’Eintracht. I granata, a ogni livello, hanno tanto, ma tanto da lavorare.

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